Coprifuoco per i minorenni a Praia a Mare: un dibattito acceso sulla libertà e la sicurezza

La notte cala, il dibattito si accende: libertà e sicurezza per i giovanissimi
Un provvedimento controverso: il coprifuoco per i minori di 14 anni a Praia a Mare
Nel cuore della vivace località turistica di Praia a Mare, nel cosentino, è stata emanata un'ordinanza che ha generato ampie discussioni: un coprifuoco notturno che riguarda tutti i giovani al di sotto dei quattordici anni. Fino alla fine di settembre 2025, a questi ragazzi è interdetto di trovarsi da soli per le strade tra la mezzanotte e mezza e le sette del mattino. Questa decisione è stata presa dal primo cittadino, Antonino De Lorenzo, come reazione a una serie di episodi notturni che hanno visto adolescenti coinvolti in condotte considerate pericolose e non sicure, spesso a bordo di monopattini e altri veicoli simili.
La logica dietro il divieto: prevenzione e ordine pubblico nell'estate turistica
Questa misura si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per l'ordine pubblico durante il periodo estivo. Il sindaco ha evidenziato come le uscite serali possano esporre i minori a rischi significativi, tra cui infortuni, aggressioni, abuso di sostanze e alcol, azioni vandaliche e persino contatti con la delinquenza giovanile. L'obiettivo principale di questa ordinanza non è meramente punitivo, ma mira a prevenire comportamenti illeciti in una fascia d'età particolarmente suscettibile.
Responsabilità e sanzioni: il ruolo delle famiglie nella tutela dei minori
La mancata osservanza di questa disposizione comporterà severe sanzioni pecuniarie: un importo di 100 euro per il minore non accompagnato e di 250 euro per gli adulti responsabili che non hanno esercitato la dovuta supervisione. Le penalità potranno essere maggiori in caso di reiterazione, e si contempla anche la possibilità di escludere i trasgressori da eventi organizzati dal comune. Il messaggio dell'amministrazione è chiaro: la sicurezza dei minori non può essere demandata solo alle forze dell'ordine, ma richiede una forte assunzione di responsabilità da parte dei nuclei familiari.
Eccezioni alla regola e opinioni divergenti: il bilancio tra diritti individuali e benessere collettivo
Sono state previste delle eccezioni per attività educative o sportive, purché i minori siano accompagnati da persone adulte o da personale autorizzato. Come prevedibile, la decisione ha scatenato un'ampia polarizzazione dell'opinione pubblica: da un lato, c'è chi approva l'intervento come necessario per ripristinare l'ordine e il decoro; dall'altro, c'è chi la considera una restrizione eccessiva che limita la libertà dei più giovani, inclusi coloro che si comportano in modo esemplare. Questa misura alimenta un dibattito più ampio sulla complessa armonia tra la libertà individuale e la salvaguardia della comunità.