Il Ponte sullo Stretto e la Verità sulle Affermazioni Geologiche: Una Risposta Definitiva

Ponte sullo Stretto: la scienza parla chiaro, smentite le inesattezze
La smentita sulla presunta convenzione con l'INGV: chiarezza e collaborazione continua
La Società Stretto di Messina ha categoricamente smentito le recenti asserzioni dell'Onorevole Bonelli riguardo una presunta \"convenzione da 250 mila euro\" stipulata con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). La società ha invece ribadito la solida e duratura collaborazione con l'INGV e il Contraente Generale, partnership che proseguirà attivamente anche nella fase di sviluppo della progettazione esecutiva dell'opera. Questo conferma un impegno congiunto verso la massima sicurezza e affidabilità del progetto.
Precisione ingegneristica: le accelerazioni massime nel progetto del Ponte
Il comunicato della Società Stretto di Messina ha anche precisato le informazioni tecniche relative alla resistenza sismica del ponte, confutando le dichiarazioni del Professor Doglioni. È stato chiarito che il progetto del ponte prevede accelerazioni massime superiori a 1,5 g, considerate al limite di integrità strutturale, e non 0,58 g come erroneamente affermato. Documenti ufficiali sul sito della Società mostrano un confronto tra lo spettro di progetto dell'opera e gli spettri registrati durante terremoti storici come quelli dell'Aquila e di Amatrice, evidenziando come le accelerazioni di progetto superino significativamente quelle reali per le frequenze rilevanti per la struttura del ponte. Queste evidenze rendono infondate le preoccupazioni espresse.
Geologia e sismicità: una mappatura completa per la massima sicurezza strutturale
Per quanto concerne gli aspetti geologici e sismici, il progetto definitivo del ponte è supportato da oltre 300 elaborati geologici, frutto di una vasta e aggiornata documentazione a diverse scale grafiche. Questa documentazione è stata realizzata attraverso circa 400 indagini specifiche, che includono sondaggi geologici, geotecnici e sismici. Tutte le faglie presenti nell'area dello Stretto di Messina sono state identificate, catalogate e sono costantemente monitorate, comprese quelle situate sul versante calabrese. La progettazione ha garantito che i punti di contatto della struttura con il terreno siano stati posizionati evitando accuratamente le faglie attive, sulla base di approfonditi studi geosismotettonici.