Incidenti in Montagna: Necessaria una Nuova Regolamentazione per la Sicurezza degli Escursionisti




Il crescente numero di incidenti in montagna ha acceso un dibattito sulla sicurezza e la preparazione degli escursionisti. Nonostante il fascino indiscusso delle vette italiane attragga sempre più persone, si evidenzia una preoccupante tendenza all'imprudenza e alla mancanza di adeguata preparazione, che spesso culmina in situazioni di pericolo. Di fronte a questa realtà, esperti del settore, come Paolo De Luca, Maestro di Sci e Accompagnatore di media montagna, propongono soluzioni innovative e stringenti. L'idea è quella di introdurre una normativa che imponga regole più rigide per l'accesso e la frequentazione degli ambienti montani, unitamente all'obbligo di sottoscrivere polizze assicurative. Un punto cruciale della proposta riguarda la possibilità di addebitare i costi delle operazioni di soccorso a coloro che, per negligenza o impreparazione, si trovassero in difficoltà. Questa posizione, che ha trovato il sostegno anche del campione olimpico Gustav Thöni, è stata presentata alle istituzioni competenti, nella speranza di responsabilizzare maggiormente gli amanti della montagna e prevenire ulteriori tragedie.
Secondo quanto affermato da Paolo De Luca in una recente dichiarazione video, l'incremento delle presenze in aree montane come l'Alta Valtellina, l'Arco Alpino, il Gran Sasso d'Italia e l'Etna ha portato a un parallelo aumento degli incidenti. De Luca sottolinea come la disponibilità di soccorsi gratuiti abbia, in alcuni casi, incoraggiato individui impreparati ad avventurarsi in quota. Non è raro, infatti, imbattersi in escursionisti in difficoltà, privi dell'equipaggiamento idoneo, come dimostrano i casi di persone bloccate sui ghiacciai con semplici scarpe da ginnastica. Questa situazione evidenzia la necessità di un deterrente efficace per chi si avventura in montagna senza la dovuta preparazione fisica, tecnica e mentale.
La proposta di De Luca mira a colmare un vuoto normativo, poiché attualmente manca una legislazione specifica sulla sicurezza per alpinisti ed escursionisti. L'idea è di modificare il decreto legge 40 del 28 febbraio 2021, originariamente concepito per le discipline sportive invernali, estendendone l'applicazione all'alpinismo, all'escursionismo e a tutte le attività di avventura, introducendo regole più severe. Tra le soluzioni prospettate, la stipula obbligatoria di una polizza assicurativa rappresenta un elemento chiave. Questo non solo offrirebbe una copertura in caso di incidente, ma agirebbe anche come deterrente, rendendo consapevoli gli escursionisti dei potenziali costi legati a comportamenti imprudenti. L'ipotesi di far pagare le onerose operazioni di salvataggio a chi si espone a rischi inutili è vista come un modo per responsabilizzare concretamente l'individuo.
La risonanza di questa proposta è significativa, avendo ricevuto l'appoggio di figure di spicco come Gustav Thöni, campione mondiale e olimpico di sci. La lettera contenente le osservazioni e le proposte di De Luca è stata indirizzata alle più alte cariche dello Stato, giungendo infine agli uffici del Ministero dello Sport e dei Giovani per un'attenta valutazione. L'obiettivo è chiaro: promuovere una cultura della montagna basata sulla consapevolezza, sul rispetto dei propri limiti e sulla preparazione, per garantire un'esperienza sicura e sostenibile per tutti gli appassionati.
In sintesi, l'incremento delle attività in montagna impone una riflessione seria sulla sicurezza. L'assenza di una normativa specifica e la percezione del soccorso come un servizio illimitatamente gratuito hanno contribuito all'aumento di incidenti dovuti a leggerezza e impreparazione. La proposta avanzata da Paolo De Luca, che include l'introduzione di regole più stringenti, l'obbligo assicurativo e la possibile imputazione dei costi di soccorso agli imprudenti, mira a infondere una maggiore responsabilità negli escursionisti. Questo approccio proattivo, supportato da voci autorevoli del mondo dello sport, è fondamentale per tutelare sia gli individui che si avventurano in montagna sia le risorse dedicate alle operazioni di salvataggio, promuovendo un approccio più consapevole e rispettoso dell'ambiente montano.