Animali
LDC adotta il Better Chicken Commitment: Una Nuova Era per il Benessere Animale nell'Allevamento Avicolo Europeo?
2025-07-29

Il gruppo francese LDC, leader europeo nel settore avicolo con 400 milioni di polli allevati e macellati annualmente, ha recentemente annunciato un impegno formale ad aderire ai rigorosi standard del Better Chicken Commitment (BCC) entro il 2028. Questa mossa rappresenta una svolta significativa, potendo ridisegnare il panorama dell'allevamento avicolo in Europa. Tale decisione arriva dopo anni di incessanti campagne di sensibilizzazione da parte di organizzazioni per i diritti degli animali, come la francese L214, che hanno esercitato pressioni considerevoli attraverso manifestazioni, indagini sotto copertura e petizioni, evidenziando le pratiche dell'allevamento intensivo. L'implementazione graduale degli standard del BCC inizierà già nel 2026 con i marchi di punta dell'azienda, Maître CoQ e Le Gaulois, segnando un passo cruciale verso un modello di produzione più etico e sostenibile per il benessere degli animali.

Il Better Chicken Commitment, un insieme di principi formulati da ONG europee nel 2017, mira a elevare gli standard di vita dei polli da carne, basandosi su solide evidenze scientifiche. I criteri chiave includono l'impiego di razze con un tasso di crescita più naturale, una densità massima di allevamento di 30 kg per metro quadrato, l'introduzione di elementi che arricchiscono l'ambiente come posatoi e oggetti da beccare, l'accesso alla luce naturale e l'adozione di tecniche di macellazione meno cruente, evitando procedure come l'appendimento a testa in giù di animali coscienti. Inoltre, il rispetto di tali standard sarà verificato tramite audit indipendenti, garantendo la trasparenza dei risultati. Questi requisiti si pongono in netto contrasto con le attuali prassi intensive, che dominano il settore con oltre il 90% degli allevamenti europei, caratterizzate da densità elevate e condizioni che limitano severamente il comportamento naturale degli animali.

La scelta di LDC di conformarsi al BCC, pur non essendo la prima del suo genere in Europa, è indubbiamente la più significativa per il suo impatto potenziale. Con una quota di mercato del 40% in Francia, la sua adesione potrebbe innescare un effetto a catena, spingendo altri grandi produttori a seguire l'esempio. Esperti del settore e rappresentanti di organizzazioni per il benessere animale, come Lucille Bellegarde di CIWF Francia e Simone Montuschi di Essere Animali, hanno accolto con favore questa iniziativa, sottolineando l'urgenza per altre aziende di affrontare le problematiche inerenti all'allevamento convenzionale. LDC non si limita agli impegni produttivi, ma promuove anche una maggiore trasparenza attraverso l'etichettatura del benessere animale, offrendo ai consumatori la possibilità di effettuare scelte più informate.

Questa iniziativa di LDC dimostra che il cambiamento è possibile anche per i giganti industriali, spinti non solo da considerazioni etiche ma anche da fattori economici e reputazionali. La domanda di prodotti che rispettino elevati standard di benessere animale è in costante crescita tra i consumatori, rendendo la trasparenza sulle pratiche di allevamento un vantaggio competitivo. Progetti come il Welfare Footprint Project evidenziano come l'adozione dei criteri BCC possa significativamente ridurre la sofferenza degli animali. L'impegno di LDC segna un precedente importante, auspicando che altri attori del settore e i legislatori europei traducano queste evidenze scientifiche in normative concrete per un futuro più etico nell'allevamento avicolo.

La decisione di LDC rappresenta un passo avanti cruciale verso un allevamento avicolo più umano e sostenibile. Il suo impatto, che si estende dalla revisione delle pratiche di allevamento alla maggiore trasparenza per i consumatori, pone le basi per un futuro in cui il benessere animale diventi una priorità in tutta la catena di produzione.

Orsa marsicana e cuccioli avvistati tra Abruzzo e Molise: un appello urgente alla cautela
2025-07-29

Nelle scorse settimane, una famiglia di orsi composta da una madre orsa marsicana e i suoi tre vivaci cuccioli è stata notata aggirarsi in zone abitate che si estendono tra le regioni dell'Abruzzo e del Molise. Nello specifico, le aree interessate includono Rionero Sannitico, Castel di Sangro, Roccaraso e Ateleta. Queste località, non rientrando nelle strette aree protette dei parchi nazionali, presentano pericoli intrinseci quali il traffico veicolare e la vicinanza a insediamenti umani, fattori che aumentano il rischio per questi magnifici animali.

Dettagli sull'avvistamento e le raccomandazioni delle autorità

Il Direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), Luciano Sammarone, ha chiarito che il movimento dell'orsa e dei suoi piccoli è parte del loro comportamento naturale sul territorio. In stretta collaborazione con i Carabinieri Forestali, è stato avviato un attento monitoraggio per garantire la loro incolumità. Le istituzioni, tra cui il sindaco di Rionero Sannitico, Arnaldo Rossi, hanno lanciato un accorato appello alla cittadinanza e ai visitatori. È fondamentale mantenere una distanza di sicurezza, astenersi dall'inseguire o interagire con gli orsi e, soprattutto, non fornire loro alcun tipo di cibo. Ogni avvistamento dovrebbe essere prontamente segnalato alle autorità competenti, evitando la tentazione di cercare lo scatto perfetto o un contatto ravvicinato. L'obiettivo primario è salvaguardare sia la famiglia di orsi sia la sicurezza dei residenti e dei turisti.

Questa non è la prima volta che queste aree sono teatro di eventi drammatici. Già nel gennaio del 2023, l'orso Juan Carrito, figlio della celebre orsa Amarena, perse la vita investito da un veicolo. Pochi mesi dopo, Amarena stessa fu tragicamente uccisa da un uomo, che ora rischia il rinvio a giudizio per crudeltà verso gli animali. L'orso marsicano rappresenta una specie in grave pericolo di estinzione, e ogni singolo esemplare possiede un valore inestimabile per la biodiversità dell'Appennino. Per prevenire ulteriori tragedie, è essenziale adottare comportamenti responsabili: evitare di lasciare rifiuti o cibo incustoditi, non inseguire gli animali e moderare la velocità sulle strade. Solo attraverso la cooperazione e la consapevolezza collettiva sarà possibile garantire un futuro sereno a questa preziosa famiglia di orsi nel loro habitat naturale.

Dal 2 agosto al 21 settembre, il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise reintrodurrà la regolamentazione del flusso turistico sui sentieri C5 e B4. Questa misura, attiva il giovedì, venerdì e sabato, mira a proteggere l'orso bruno marsicano. L'accesso sarà limitato a gruppi di massimo dieci persone al giorno, con escursioni guidate e prenotate obbligatorie. Questo approccio bilancia il turismo con la necessità di conservazione, permettendo una coesistenza armonica tra uomo e natura in uno dei suoi santuari più preziosi.

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