Pozzuoli si prepara a ospitare la prestigiosa quinta edizione di \"Panorama\", un'iniziativa di ITALICS che trasforma la città in una vasta galleria d'arte a cielo aperto. Questa mostra unica nel suo genere, che si terrà dal 10 al 14 settembre 2025, promette di offrire un'esperienza immersiva dove il passato e il presente si fondono, esplorando la connessione tra divinità, cultura e territorio. Non si tratta solo di un'esposizione, ma di un vero e proprio ecosistema culturale che coinvolge la comunità locale, le istituzioni e i visitatori in un dialogo continuo e stimolante.
La suggestiva città di Pozzuoli, nel cuore pulsante dei Campi Flegrei, si appresta a diventare, dal 10 al 14 settembre 2025, il palcoscenico per \"Panorama\", la quinta edizione della mostra itinerante organizzata dalla rete ITALICS. Dopo aver toccato località come Procida, Monopoli, L'Aquila e il Monferrato, l'evento fa ritorno in Campania, proprio nella terra che racchiude in sé una profonda risonanza mitologica.
Sotto la direzione artistica di Chiara Parisi, direttrice del prestigioso Centre Pompidou-Metz, l'esposizione si addentrerà nell'affascinante concetto di divinizzazione. Un percorso espositivo avvincente condurrà i visitatori attraverso un intreccio armonioso di leggenda, espressione artistica e contemporaneità, offrendo nuove prospettive su antiche credenze e la loro rilettura nel mondo odierno.
Il viaggio artistico si snoderà attraverso i siti più emblematici di Pozzuoli e dei Campi Flegrei. Dal Rione Terra, con le sue molteplici stratificazioni storiche che narrano millenni di vicende umane, all'imponente Anfiteatro Flavio, testimonianza della grandezza romana. Si proseguirà poi al Tempio di Serapide, alla misteriosa Solfatara e al suggestivo Lago d'Averno, luoghi che da epoche immemori hanno intrecciato natura selvaggia, narrazioni storiche e profonde simbologie mitologiche. Chiese antiche, cunicoli sotterranei, panorami mozzafiato da terrazze sopraelevate e rovine archeologiche si trasformeranno in tappe fondamentali di un'affascinante passeggiata urbana e mitologica, invitando alla scoperta e alla riflessione. La Parisi ha sottolineato come a Pozzuoli sia possibile un autentico \"dialogo con le divinità\", evidenziando che il tema della divinizzazione non è una mera questione teorica, ma una profonda interrogazione che ha percorso l'intera storia di questo territorio. L'intento è di indagare il sacro nel corso dei secoli e, in particolare, di domandarsi a chi si attribuisca oggi un'aura divina, soprattutto nell'era pervasiva delle immagini.
Tra le novità che arricchiranno l'evento, spiccano un mercatino d'artista, una mostra interamente dedicata alla figura di San Gennaro e una serie di iniziative volte all'inclusione, coinvolgendo scuole e associazioni locali. Saranno inoltre proposti laboratori creativi e percorsi meditativi che incoraggeranno una connessione più profonda con il territorio. Un dibattito stimolante sui vulcani, intesi non solo come fenomeni naturali ma come potenti metafore del ciclo continuo di creazione e distruzione, completerà il programma, arricchendo il dibattito culturale. Organizzata da oltre sessanta gallerie aderenti a ITALICS, \"Panorama Pozzuoli\" si configura come un vero e proprio dialogo tra espressioni artistiche antiche e contemporanee e il paesaggio circostante. Non è semplicemente una mostra, ma un sistema culturale vivo che integra attivamente la cittadinanza, le istituzioni locali, come il Museo Madre e il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, e il sostegno della Regione Campania e del Comune di Pozzuoli. L'approccio adottato è intrinsecamente collaborativo e corale, differenziandosi nettamente dal modello di esposizione tradizionale.
\"Panorama Pozzuoli\" si preannuncia come un'occasione irripetibile per connettere il passato più remoto con lo spazio urbano attuale, la forza primordiale della natura vulcanica con le espressioni più innovative dell'arte contemporanea, il tutto in un dialogo senza barriere. Sarà un'esperienza diretta e autentica, dove l'arte si farà narrazione collettiva e Pozzuoli, da semplice luogo, assumerà il ruolo di protagonista assoluta.
L'iniziativa \"Panorama\" a Pozzuoli rappresenta un modello esemplare di come l'arte possa fungere da catalizzatore per la rigenerazione culturale e la valorizzazione del patrimonio. Essa ci insegna che l'arte non è confinata agli spazi tradizionali delle gallerie, ma può permeare il tessuto urbano, dialogare con la storia e la natura, e coinvolgere attivamente la comunità. Questo approccio decentralizzato e inclusivo apre nuove prospettive sulla fruizione culturale, dimostrando come un evento possa non solo celebrare il passato, ma anche stimolare una riflessione profonda sul presente e sul futuro, invitando a riscoprire e reinterpretare il significato del \"sacro\" nella nostra era.
L'impulso di viaggiare persiste, indipendentemente dalla stagione, e con questo spirito, \u00e8 tempo di scoprire quale tipo di esploratore si cela in ognuno di noi. Non \u00e8 irrilevante sapere se si \u00e8 propensi a scalare vette all'alba o se si preferisce un confortevole lettino con un drink rinfrescante. Attraverso una serie di interrogativi intriganti, sar\u00e0 possibile delineare il proprio profilo di vacanziere, identificando le preferenze e le inclinazioni che guidano le scelte di viaggio. Si analizzeranno le motivazioni alla base dell'organizzazione di una vacanza, le abitudini mattutine durante il periodo di riposo, la propria concezione di 'avventura' e la destinazione estiva prediletta. Infine, verr\u00e0 esaminato l'approccio alla pianificazione del viaggio, per comprendere se si \u00e8 maniaci del controllo o spontanei all'ultimo minuto.
Dalle risposte emergeranno quattro profili distinti, ciascuno con le proprie peculiarit\u00e0. Il 'Viaggiatore Avventuroso' si lancia in sfide estreme, trovando l'adrenalina nelle escursioni pi\u00f9 ardue e considerando i piccoli imprevisti come parte integrante dell'esperienza. All'estremo opposto, troviamo il 'Viaggiatore Relax', un vero maestro dell'ozio, la cui vacanza ideale prevede unicamente riposo e zero stress. Il 'Viaggiatore Culturale' si dedica all'arricchimento personale, visitando musei e gallerie, sempre con un occhio di riguardo per l'estetica e la condivisione sui social. Infine, il 'Viaggiatore Relax Estremo' porta l'arte del far nulla a un livello superiore, la sua routine vacanziera \u00e8 scandita solo da spiaggia, mare e occasionali pause gelato, con la pianificazione ridotta al minimo indispensabile.
Alla fine di questo percorso introspettivo, ci sar\u00e0 chiarezza sul proprio stile di viaggio. Questo esercizio divertente non \u00e8 solo un modo per definire le proprie abitudini, ma anche un invito a riflettere su come si vivono i momenti di distensione e scoperta. Comprendere la propria indole di viaggiatore pu\u00f2 aprire nuove prospettive e ispirare future avventure, guidando verso esperienze sempre pi\u00f9 in linea con i propri desideri pi\u00f9 autentici, promuovendo una maggiore consapevolezza di s\u00e9 e delle proprie aspirazioni nel mondo del viaggio. Ogni tipologia di viaggiatore contribuisce alla ricchezza e alla diversit\u00e0 delle esperienze umane, dimostrando che la vera bellezza del viaggio risiede nella sua capacit\u00e0 di adattarsi e arricchire ogni individuo in modi unici e personali.
Dal 1993, il sistema educativo danese ha introdotto l'empatia come elemento cardine del suo programma per gli studenti dai 6 ai 16 anni. Non si tratta di una lezione occasionale, ma di un impegno settimanale con la stessa rilevanza delle discipline tradizionali come la matematica o le scienze. Questa visione innovativa considera la gentilezza non un'innata qualità personale, ma una competenza fondamentale che può essere appresa e affinata attraverso la pratica costante.
Le scoperte neuroscientifiche supportano l'efficacia di questa pratica: l'allenamento regolare dell'empatia favorisce lo sviluppo della corteccia prefrontale mediale, l'area cerebrale deputata alla comprensione delle emozioni altrui e alla gestione dei propri stati d'animo. Questo significa che i giovani danesi sono attivamente impegnati nel plasmare le proprie capacità cognitive per meglio interpretare e rispondere ai sentimenti degli altri. Inoltre, circa il 60% delle attività scolastiche in Danimarca si svolge in contesti collaborativi, trasformando la cooperazione da un semplice esercizio a un istinto naturale, dove i compagni non sono percepiti come concorrenti ma come preziosi alleati.
Un'indagine del 2022, parte dello studio internazionale Health Behavior in School-aged Children (HBSC), ha esaminato attentamente la relazione tra solitudine e fenomeni di bullismo in Danimarca. Lo studio, intitolato “Bullying at School, Cyberbullying, and Loneliness: National Representative Study of Adolescents in Denmark” e pubblicato su ResearchGate, ha coinvolto oltre 5.300 studenti di età compresa tra gli 11 e i 15 anni. I risultati hanno evidenziato che il 9% degli adolescenti si sente spesso solo, mentre il 6,3% subisce bullismo scolastico e il 4,8% è vittima di cyberbullismo. La ricerca ha rivelato un'associazione significativa e crescente tra la solitudine e il bullismo, sia tradizionale che online, con un impatto particolarmente marcato sui ragazzi. Gli studenti che sperimentano entrambe le forme di bullismo mostrano un rischio 11 volte superiore di provare solitudine rispetto ai loro coetanei non vittimizzati.
Gli effetti positivi dell'educazione empatica si estendono ben oltre l'età scolare. Studi a lungo termine dimostrano che i bambini che sviluppano questa competenza fin dalla giovane età hanno maggiori probabilità di completare gli studi, trovare un'occupazione stabile e mantenere relazioni interpersonali solide nell'età adulta. Anche in ambito familiare, è possibile sostenere questo processo: piuttosto che impartire semplici istruzioni come “Sii gentile”, è più efficace incoraggiare la riflessione ponendo domande come “Come pensi si sia sentito l'altro?”. L'esempio genitoriale è altresì fondamentale, poiché i bambini tendono a emulare ciò che osservano piuttosto che ciò che viene loro detto. Questo approccio riflette un principio cardine della cultura danese: l'obiettivo non è essere il migliore individualmente, ma contribuire a migliorare l'ambiente per tutti, promuovendo un senso di responsabilità collettiva e benessere condiviso.