Animali
Salvataggio eroico a Roma: un'istrice ferita ottiene una seconda chance grazie all'intervento di ENPA e al sostegno cittadino
2025-09-05
Questa narrazione mette in luce un'urgente problematica presente nella capitale italiana: l'assenza di un sistema organizzato per il soccorso della fauna selvatica in difficoltà. Attraverso il racconto del salvataggio di un'istrice, il testo evidenzia le sfide incontrate dai cittadini e dalle associazioni nel tentativo di fornire assistenza agli animali selvatici feriti, ponendo l'accento sulla necessità di un dialogo tra le istituzioni per istituire un servizio efficace e continuo.

Una vita salvata, un appello disperato: l'urgenza di un servizio stabile per la fauna selvatica a Roma.

Il ritrovamento di un istrice ferito: un campanello d'allarme per la capitale

Una cittadina attenta ha fatto una scoperta preoccupante: un istrice si trovava in gravi condizioni, immobile, ai Monti della Farnesina, nel cuore di Roma. Nonostante i tentativi di ottenere aiuto dalle forze dell'ordine locali, l'animale non ha ricevuto l'assistenza immediata necessaria, evidenziando una lacuna significativa nei servizi di soccorso alla fauna selvatica urbana.

La carenza di un servizio dedicato: un problema cronico e le sue conseguenze

Questo episodio ha riportato prepotentemente alla luce una criticità ben nota ma irrisolta: la mancanza di un servizio strutturato e costantemente operativo per il recupero degli animali selvatici in difficoltà sul territorio romano. Tale assenza si traduce frequentemente in ritardi pericolosi che possono compromettere la sopravvivenza degli animali, come dimostrato dalla difficile situazione dell'istrice.

L'intervento risolutivo di ENPA e la collaborazione istituzionale

Di fronte all'emergenza, l'Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) di Roma è intervenuto prontamente. Grazie alla sinergia con l'Ufficio della Garante degli Animali di Roma Capitale, Patrizia Prestipino, è stato possibile rintracciare rapidamente una guardia zoofila qualificata. Questo intervento coordinato ha permesso di recuperare l'istrice e di garantirle le cure urgenti di cui aveva disperatamente bisogno.

Un lieto fine che non nasconde le criticità: l'appello di ENPA

Sebbene la storia dell'istrice abbia avuto un esito positivo, l'ENPA di Roma ha sottolineato che un singolo successo non può oscurare la gravità del problema di fondo. L'organizzazione ha ribadito l'indispensabile necessità di avviare un dialogo costruttivo tra il Comune di Roma e la Regione Lazio. L'obiettivo primario è istituire un servizio di soccorso per la fauna selvatica stabile e ininterrotto, garantendo una rete di protezione efficace per tutti gli animali feriti.

La biodiversità urbana e la crescente richiesta di tutela

Il caso dell'istrice della Farnesina si inserisce in un quadro più ampio di emergenze legate alla fauna selvatica. Data l'estensione e la ricchezza della biodiversità presente a Roma, è sempre più frequente la coesistenza tra specie selvatiche e ambiente urbano. Senza un sistema dedicato di intervento, un numero crescente di animali rischia di rimanere senza protezione, evidenziando l'urgenza di colmare questa lacuna per la salvaguardia della fauna cittadina.

Salvati in Somalia Dieci Cuccioli di Ghepardo Dalle Grinfie del Commercio Illegale
2025-09-05

Un gruppo di dieci cuccioli di ghepardo, nati in cattività e destinati a finire nelle mani del mercato illegale di animali esotici a livello internazionale, è stato fortunatamente tratto in salvo nella regione del Somaliland, un'area autonominatesi della Somalia. Questi esemplari giovanissimi hanno sopportato mesi di abusi e privazioni, ma ora sono stati affidati alle cure compassionevoli del Cheetah Conservation Fund (CCF).

Nonostante la loro condizione generale sia stabile, i cuccioli mostravano evidenti segni di grave malnutrizione e soffrivano di limitazioni motorie, conseguenza diretta di essere stati tenuti incatenati e confinati per lunghi periodi. Laurie Marker, la fondatrice del CCF, ha descritto situazioni strazianti: un cucciolo di otto mesi incapace di muoversi autonomamente dopo sei mesi di prigionia, e un altro di cinque mesi gravemente sottopeso, con ferite estese sul corpo e infestato da parassiti sottocutanei. Il processo di recupero è estremamente delicato e richiede un approccio graduale all'alimentazione per prevenire la sindrome da rialimentazione, una condizione pericolosa che può colpire anche gli esseri umani dopo periodi prolungati di fame.

Nel corso dell'operazione di salvataggio, avvenuta nel distretto settentrionale di Sallahley, due individui sono stati arrestati con l'accusa di detenzione illegale dei cuccioli. Il Direttore del Ministero dell'Ambiente, Abdinasir Hussein Said, ha rivelato che questi dieci ghepardi si aggiungono ai 109 animali già recuperati in precedenti interventi simili. Egli ha inoltre sottolineato l'importanza cruciale della collaborazione della cittadinanza nel denunciare qualsiasi attività sospetta legata al traffico di fauna selvatica. Il Somaliland funge da snodo cruciale per il commercio illecito di animali, con centinaia di ghepardi e leopardi che vengono prelevati dal Corno d'Africa e poi spediti verso i paesi del Golfo attraverso il Golfo di Aden. La detenzione di animali selvatici da parte di privati è proibita, e le autorità locali portano avanti con regolarità operazioni mirate a contrastare i trafficanti. Hussein ha evidenziato come la protezione della fauna nei suoi ambienti naturali sia fondamentale, non solo per il benessere degli animali ma anche per mantenere l'equilibrio dell'ecosistema. La separazione dei cuccioli dalle loro madri causa un trauma profondo e può condurre alla morte delle genitrici, aumentando ulteriormente la vulnerabilità dei piccoli. Gli esperti di conservazione, sia a livello locale che internazionale, lanciano l'allarme sull'incremento della domanda di animali esotici nei paesi del Golfo, un fattore che alimenta il commercio illecito e minaccia gravemente gli ecosistemi della regione.

La storia di questi dieci cuccioli di ghepardo salvati in Somalia è un potente promemoria della resilienza della vita e dell'importanza inestimabile degli sforzi congiunti per la conservazione. Nonostante abbiano affrontato indicibili sofferenze, la loro salvezza dimostra che l'impegno umano, quando guidato dalla compassione e dalla determinazione, può fare una differenza significativa. Questa vicenda ci invita a riflettere sulla nostra responsabilità collettiva nel proteggere le specie vulnerabili e i loro habitat, promuovendo un futuro in cui la fauna selvatica possa prosperare, libera dalle minacce del commercio illegale e dell'avidità umana. Sostenere le organizzazioni che combattono questo traffico disumano e sensibilizzare l'opinione pubblica sono passi essenziali per garantire giustizia per questi animali innocenti e preservare la biodiversità del nostro pianeta per le generazioni future.

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Affrontare la Cinofobia: L'Iniziativa Online di ENPA Lecco Merate
2025-09-05

L'Associazione Nazionale Protezione Animali (ENPA) di Lecco Merate ha lanciato un'importante iniziativa per affrontare la diffusa problematica della paura o ansia nei confronti dei cani, comunemente nota come cinofobia. Attraverso un incontro virtuale, l'organizzazione mira a fornire supporto e strumenti pratici per aiutare individui a superare queste difficoltà, promuovendo una coesistenza più armoniosa tra esseri umani e animali domestici. Questo evento sottolinea l'impegno di ENPA non solo nella protezione degli animali, ma anche nel migliorare le relazioni tra le specie, riconoscendo l'impatto significativo che gli animali hanno sulla nostra vita quotidiana e la necessità di affrontare le barriere psicologiche che possono emergere.

L'appuntamento è fissato per martedì 24 settembre, alle ore 20, sulla piattaforma Google Meet. Il seminario, intitolato \"Aiuto, c'è un cane!\", sarà condotto dalla dottoressa Elisabetta Mariani, una figura professionale di spicco nel campo della biologia e della riabilitazione cinofila. Durante l'incontro, la dottoressa Mariani approfondirà le dinamiche fisiologiche e comportamentali che sottostanno alla paura dei cani, offrendo ai partecipanti una comprensione più profonda delle reazioni emotive e fisiche associate a questa fobia. L'obiettivo primario è quello di dotare gli spettatori di strategie efficaci per gestire e, ove possibile, superare il proprio timore, facilitando così un approccio più sereno e consapevole nei confronti dei nostri amici a quattro zampe.

L'iniziativa è pensata per un pubblico vasto e diversificato. Non solo è rivolta a coloro che vivono direttamente l'esperienza della cinofobia, ma anche a professionisti del settore, proprietari di cani desiderosi di comprendere meglio le interazioni uomo-animale, e semplici curiosi che intendono arricchire le proprie conoscenze su un tema così rilevante. La partecipazione all'evento prevede una quota di 25 euro, un contributo che sarà interamente destinato a sostenere le molteplici attività dell'associazione ENPA Lecco Merate. Questo approccio non solo rende l'evento accessibile, ma trasforma anche la partecipazione in un gesto di solidarietà verso la causa della protezione animale.

Dall'ENPA sottolineano l'importanza di tale iniziativa in un contesto sociale in cui la presenza dei cani nelle città e nelle abitazioni è in costante crescita. La convivenza pacifica e rispettosa è un pilastro fondamentale per il benessere di entrambi, umani e animali. Comprendere le interazioni, superare le paure e promuovere una cultura di rispetto reciproco sono passi essenziali per costruire una società più inclusiva e consapevole. L'evento si propone quindi come un'occasione preziosa per acquisire nuove prospettive e migliorare il rapporto con il mondo animale, a beneficio di tutti.

Questa iniziativa di ENPA Lecco Merate rappresenta un significativo passo avanti nella sensibilizzazione e nel supporto alla comunità riguardo alle interazioni tra uomo e cane. Offrendo una piattaforma per l'educazione e il confronto, l'associazione non solo affronta una problematica specifica come la cinofobia, ma rafforza anche il suo ruolo di promotore di una convivenza armonica e rispettosa, evidenziando come la conoscenza e la comprensione siano chiavi fondamentali per superare le barriere e costruire un futuro migliore per tutte le creature.

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