Aumento della Mortalità Legata al Caldo Estremo: Un Allarme dall'OMS

Le recenti analisi indicano un preoccupante aumento della mortalità in Europa attribuibile alle intense ondate di calore, con un incremento del 30% negli ultimi due decenni. Questo fenomeno, che sta mettendo a dura prova le popolazioni e le infrastrutture sanitarie, è stato evidenziato in una comunicazione ufficiale della Commissione Paneuropea per il Clima e la Salute, indirizzata ai governi e alle autorità sanitarie dei 53 stati membri della regione europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Si ricordano, in particolare, le estati del 2003 e del 2022, che hanno registrato rispettivamente circa 70.000 e 60.000 vittime. Più di recente, alla fine di giugno 2025, si sono contati circa 2.300 decessi in 12 città europee, con Milano tra le più colpite, secondo i dati del Grantham Institute dell'Imperial College di Londra. Gli effetti del caldo eccessivo non si limitano ai decessi diretti, ma includono anche una serie di problemi di salute come collassi da calore, infarti, ictus e difficoltà respiratorie. Spesso, la piena entità di questi impatti viene compresa solo dopo settimane o mesi, quando i dati di mortalità sono stati completamente analizzati.
Oltre alle dirette conseguenze fisiche, il cambiamento climatico sta facilitando la diffusione di patologie trasmissibili, precedentemente rare nella regione. Un esempio è l'aumento del 368% dei casi di dengue autoctona nell'Unione Europea tra il 2022 e il 2024. Le strutture sanitarie sono particolarmente vulnerabili durante questi periodi, come dimostrato dai guasti ai sistemi di raffreddamento in alcuni ospedali di Londra nell'estate 2022. Anche il personale medico e infermieristico è a rischio, sia per l'esposizione diretta al calore che per l'aumento dello stress lavorativo. Non meno importante è l'impatto sulla salute mentale: il caldo estremo può disturbare il sonno, aumentare l'ansia e compromettere le funzioni cognitive. Gli esperti sottolineano l'urgenza di attuare piani di prevenzione e strategie di adattamento, considerando anche l'inquinamento atmosferico che, da solo, causa oltre 500.000 morti premature all'anno nella regione europea. Tra le raccomandazioni chiave vi sono la riduzione delle emissioni per migliorare la qualità dell'aria, l'incremento del 30% degli spazi verdi urbani, che potrebbe diminuire i decessi legati al caldo fino al 40%, il miglioramento dell'isolamento termico degli edifici e la regolamentazione delle attività lavorative all'aperto durante le ore più calde. È inoltre fondamentale ripensare gli indicatori di progresso economico, includendo nel calcolo del benessere non solo il Prodotto Interno Lordo, ma anche il valore della salute pubblica e la salvaguardia degli ecosistemi.
Affrontare la crescente sfida delle ondate di calore e dei loro effetti sulla salute pubblica richiede un impegno collettivo e azioni proattive. La consapevolezza dei rischi e l'adozione di misure preventive non solo salvaguarderanno vite umane, ma costruiranno anche comunità più resilienti e sostenibili. Investire in politiche climatiche e sanitarie integrate è un imperativo etico e pratico per garantire un futuro più sicuro e prospero per tutti, promuovendo il benessere collettivo e la tutela del nostro pianeta.