La maestosità delle vette alpine è stata scenario di una dolorosa tragedia. Due appassionati di montagna hanno trovato la morte sul massiccio del Castore, un'imponente cima del gruppo del Monte Rosa, situata nella regione della Valle d'Aosta. L'evento luttuoso ha scosso la comunità montana e sollevato interrogativi sulla sicurezza delle escursioni ad alta quota, richiamando l'attenzione sull'imprevedibilità e sui rischi intrinseci legati all'ambiente alpino, anche per gli alpinisti più esperti.
La vicenda ha avuto inizio con un allarme lanciato in mattinata, a seguito della mancata comunicazione con i due alpinisti, dei quali era noto il pernottamento presso il rifugio Quintino Sella. Inizialmente, un sorvolo con l'elicottero SA1 non ha prodotto risultati. Tuttavia, la tenacia delle squadre di soccorso ha permesso di restringere il campo della ricerca. Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cervinia, supportato dai colleghi di Alagna Valsesia, ha impiegato un comunicatore satellitare per tracciare la posizione, fornendo indicazioni cruciali che hanno guidato successivi sorvoli, culminati con l'individuazione della zona e il rinvenimento dei corpi. Il recupero è stato ultimato nel primo pomeriggio, con le salme trasportate a Champoluc.
Le vittime sono state identificate come un uomo e una donna, entrambi di nazionalità italiana. Le operazioni di riconoscimento formale e la minuziosa ricostruzione della dinamica che ha portato alla fatale caduta sono ora affidate alle autorità competenti, in particolare al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cervinia. Questo incidente sottolinea ancora una volta la necessità di un'attenta preparazione, di un'adeguata valutazione dei rischi e del rispetto per la montagna, la quale, pur offrendo paesaggi mozzafiato, può rivelarsi spietata e imprevedibile.
L'episodio funesto serve da monito sulle sfide che la montagna presenta, evidenziando come anche la più meticolosa pianificazione non possa eliminare del tutto i pericoli insiti nell'alpinismo. Le squadre di soccorso hanno operato con la massima professionalità e dedizione, affrontando le difficoltà di un terreno impervio per riportare a valle i corpi dei due sfortunati escursionisti. Le indagini in corso mirano a chiarire ogni aspetto della tragedia, affinché si possano trarre insegnamenti utili a prevenire futuri incidenti e a promuovere una maggiore consapevolezza sui pericoli delle attività in alta quota.
Un gruppo di attivisti di Greenpeace, affiancato dall'illustre artista Anish Kapoor, ha compiuto un'impresa audace installando una monumentale opera d'arte su una piattaforma di estrazione del gas della compagnia Shell, situata nelle acque del Mare del Nord. L'opera, denominata 'BUTCHERED', si distingue come la prima creazione artistica di tale portata ad essere concepita e realizzata direttamente su un sito operativo di estrazione offshore. Questa iniziativa ha visto sette esperti scalatori di Greenpeace ascendere in sicurezza la piattaforma 'Skiff', gestita da Shell e posizionata a circa 45 miglia nautiche dalla costa del Norfolk, in Inghilterra.
In un gesto simbolico e di forte impatto, gli attivisti di Greenpeace hanno dispiegato una vasta tela di 96 metri quadrati sulla struttura. Successivamente, hanno elevato un tubo ad alta pressione a 16 metri sopra il livello del mare, dal quale hanno riversato 1.000 litri di un liquido di un colore rosso intenso, creando una macchia cremisi che si è diffusa sulla tela. Questo fluido, appositamente formulato per l'opera, è una miscela ecologica composta da acqua marina, polvere di barbabietola e un colorante alimentare biodegradabile e atossico, evocando l'immagine del sangue per simboleggiare la sofferenza inflitta al pianeta. Come sottolineato da Greenpeace, 'BUTCHERED' si presenta come una vivida rappresentazione delle ferite inflitte all'umanità e alla Terra dall'industria dei combustibili fossili, un lamento collettivo per ciò che è stato irrimediabilmente perduto e, al contempo, un'ardente richiesta di giustizia e riparazione. Questa azione arriva in un periodo in cui ondate di calore mortali hanno colpito l'Europa meridionale, Italia inclusa, provocando vasti incendi in Spagna, mentre il Regno Unito affronta la siccità e l'Asia è devastata da inondazioni.
Anish Kapoor, commentando il suo lavoro, ha espresso che sebbene le emissioni di anidride carbonica siano invisibili, la loro devastazione sul nostro mondo è palesemente evidente. Ha enfatizzato come le responsabilità di giganti petroliferi come Shell nel perpetrare tale distruzione e nel trarre profitto dalle sofferenze umane restino spesso celate. Il suo intento era creare qualcosa di tangibile, fisico e viscerale che riflettesse la carneficina inflitta al nostro pianeta: un grido visibile che desse voce al costo disastroso della crisi climatica, il cui peso ricade sproporzionatamente sulle comunità più vulnerabili del mondo. Kapoor ha concluso che 'BUTCHERED' è un'azione situata nel cuore del problema: una piattaforma di estrazione di gas in mare aperto. L'opera si sforza di far rivivere l'orrore, amplificando la distruzione morale e fisica causata da questi profittatori senza scrupoli, e rappresenta un omaggio al lavoro eroico degli attivisti instancabili che scelgono di opporsi a questa devastazione.
Greenpeace ha evidenziato che Shell ha registrato profitti per 54 miliardi di sterline dopo l'invasione dell'Ucraina, pagando al contempo solo 1,2 miliardi di sterline in tasse nel Regno Unito. Secondo una ricerca pubblicata su 'Nature', le emissioni attribuibili a Shell in tre decenni hanno già causato danni climatici per 1,42 trilioni di dollari a livello globale. Nonostante gli avvertimenti espliciti di scienziati ed esperti energetici, il colosso dei combustibili fossili continua a pianificare un'espansione significativa delle sue operazioni, con ben 700 nuovi progetti petroliferi e di gas già in programma. Philip Evans di Greenpeace Regno Unito ha dichiarato che, mentre l'industria dei combustibili fossili accumula miliardi dalla distruzione del clima, le persone sono costrette a sopportare i danni causati da inondazioni, siccità e incendi boschivi. Ha sollecitato i governi a ritenere responsabili i giganti petroliferi come Shell e a farli pagare per le sofferenze che stanno infliggendo.
Non è la prima volta che Anish Kapoor si schiera contro l'industria dei combustibili fossili. Nel 2019, si è unito ad altri artisti per sollecitare la National Portrait Gallery di Londra a interrompere i suoi legami con il gigante petrolifero BP. Recentemente, Kapoor ha anche aderito al Polluters Pay Pact, un'iniziativa globale di Greenpeace supportata da vigili del fuoco, leader politici, sindacati, organizzazioni umanitarie e decine di migliaia di individui, che chiede ai governi di imporre ai maggiori inquinatori il pagamento per i danni climatici che stanno causando.
La municipalità di Roma ha recentemente approvato un provvedimento che apporta modifiche alle zone designate per gli interventi di forestazione urbana, nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questa decisione, ratificata dalla Giunta Capitolina l'8 agosto 2025, revisiona gli elenchi di aree precedentemente identificati nelle delibere del 2022, 2023 e 2024. Le aree interessate sono quelle messe a disposizione della Città Metropolitana di Roma, ente responsabile dell'attuazione delle misure previste per la valorizzazione del verde.
La riorganizzazione si è resa indispensabile in seguito a controlli approfonditi condotti dai dipartimenti e dagli assessorati competenti, in sinergia con i progettisti della Città Metropolitana. Tali verifiche hanno evidenziato la presenza di impedimenti di natura archeologica, idrogeologica o interazioni con altri progetti in alcune delle aree inizialmente scelte. Per compensare la riduzione della superficie originariamente prevista, sono state individuate nuove zone che andranno a integrare i progetti già in corso.
Le aree sostituite e quelle aggiuntive sono prevalentemente situate nelle zone orientali e meridionali della città. Questo riorientamento strategico mira a minimizzare l'impatto sulle iniziative già avviate e, contemporaneamente, a potenziare la qualità ambientale, attenuare le isole di calore e limitare gli effetti negativi delle intense ondate di caldo, contribuendo così a un maggiore benessere urbano.
Come sottolineato dall'Assessora all'Agricoltura, all'Ambiente e al Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi, l'aggiornamento delle aree è il risultato di un'intensa attività di coordinamento e collaborazione tra i vari dipartimenti e uffici tecnici. Questo approccio sinergico ha permesso di mantenere un bilancio positivo in termini di superficie forestabile, garantendo che l'efficacia dei progetti non venga compromessa. Le nuove zone sono state selezionate con cura per assicurare la continuità degli interventi pianificati e massimizzare l'impatto benefico della forestazione urbana.
Con l'adozione di questa delibera, Roma Capitale ribadisce il suo impegno incrollabile nella salvaguardia e nella promozione del verde sia urbano che periurbano. La città si dedica attivamente a implementare interventi mirati a incrementare la propria resilienza ambientale, in piena armonia con le finalità del PNRR e le esigenze specifiche dei quartieri più vulnerabili al calore e al degrado urbano. Questo riflette una visione a lungo termine per una Roma più verde e vivibile.