Inganno Verde: San Benedetto e la Retromarcia sull'"Impatto Zero" delle Bottiglie

La Verità Dietro il Verde: Un Caso di Trasparenza Ambientale Rivelato
La Discrepanza Svelata: L'Intervento Decisivo dell'Autorità
Quante volte, durante la spesa al supermercato, siamo stati influenzati da slogan e simboli che promettono rispetto per il nostro pianeta? È un atto quotidiano, motivato dal desiderio di contribuire positivamente. Ma cosa accade quando queste promesse si rivelano troppo ottimistiche? È esattamente quanto accaduto con le bottiglie d'acqua Ecogreen di San Benedetto. A partire da metà luglio, la dicitura “CO2 Impatto Zero” è scomparsa dalle etichette, a seguito di un'azione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCOM).
La Reazione Regolatoria: Come L'Antitrust ha Agito
La notizia, ufficializzata il 26 agosto 2025, è il risultato di un'azione definita "moral suasion" da parte dell'AGCOM. Si tratta di un invito formale, ma incisivo, a correggere il tiro. L'Autorità ha esaminato la campagna comunicativa di San Benedetto, rilevando potenziali 'profili di scorrettezza'. In termini più semplici, i messaggi utilizzati per promuovere le bottiglie Ecogreen potevano risultare ingannevoli per i consumatori.
Il problema andava oltre la semplice etichetta, coinvolgendo un'intera strategia comunicativa. Attraverso il sito web aziendale, il canale YouTube e vari spot televisivi, si suggeriva che la produzione di queste bottiglie avesse un impatto ambientale nullo o addirittura positivo in termini di emissioni di gas serra. Tuttavia, l'Autorità ha stabilito che tali affermazioni non erano supportate da prove sufficientemente chiare e verificabili.
La Questione Chiave: Perché L'\"Impatto Zero\" Era Misleading
Dichiarare un prodotto a “impatto zero” implica che, lungo l'intero ciclo di vita, esso non abbia contribuito al cambiamento climatico. Questo è un obiettivo estremamente arduo da raggiungere e ancora più complesso da dimostrare in modo inequivocabile. Quando un'azienda utilizza tali affermazioni senza dati solidi e trasparenti a supporto, si cade nel cosiddetto greenwashing: una "facciata ecologica" che sfrutta la sensibilità ambientale dei consumatori per scopi commerciali.
L'intervento dell'Antitrust mira proprio a salvaguardare i consumatori da tale rischio. Come evidenziato nel comunicato dell'Autorità, è cruciale “comunicare correttamente l’impegno delle imprese a mitigare gli effetti negativi delle proprie attività”. Vantare meriti ambientali non solo inganna chi acquista, ma danneggia anche le aziende che, con sforzi e investimenti reali, si impegnano concretamente a ridurre la propria impronta ecologica.
Verso la Trasparenza: Le Nuove Etichette e i Loro Segreti
In risposta al richiamo, San Benedetto ha agito prontamente. Già da metà luglio, l'azienda ha iniziato a revisionare tutta la propria comunicazione. La frase “CO2 Impatto Zero” è stata rimossa dalle etichette, dagli imballaggi in plastica e da ogni forma di pubblicità. Inoltre, sono stati eliminati alcuni elementi grafici che richiamavano il mondo naturale in modo potenzialmente fuorviante.
Una novità significativa per i consumatori più attenti è l'introduzione di un QR code sulle nuove etichette delle bottiglie Ecogreen. Scansionando il codice con uno smartphone, si viene reindirizzati a una sezione dedicata del sito aziendale, dove sono spiegate in modo più dettagliato e trasparente le politiche di sostenibilità e gli impegni concreti del marchio per l'ambiente. Questo piccolo ma importante passo sposta la responsabilità da uno slogan generico a dati consultabili e valutabili autonomamente dai consumatori.