La Battaglia Legale per la Tutela dei Lupi in Val Venosta: Un Respiro di Speranza

Un Nuovo Orizzonte per la Coesistenza Uomo-Lupo: La Giustizia al Servizio della Natura
L'Intervento tempestivo delle Associazioni e la Sospensione dell'Ordinanza di Abbattimento
Nella notte appena trascorsa, un'azione congiunta delle principali organizzazioni animaliste, ENPA, LAV e LNDC Animal Protection, ha portato alla notifica e al deposito di un ricorso che ha avuto un effetto immediato: la sospensione dell'ordinanza esecutiva che avrebbe permesso l'eliminazione di due lupi nella Val Venosta. Questa prontezza d'azione ha impedito un epilogo tragico, offrendo un momento di respiro per la salvaguardia di questi esemplari e aprendo un dialogo necessario con le autorità provinciali.
La Reazione delle Autorità e la Convocazione per Chiarimenti
La tempestiva accettazione della richiesta di sospensione da parte del presidente provinciale, e la conseguente convocazione di un incontro chiarificatore con la Provincia autonoma di Bolzano e il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, testimoniano la fondatezza delle obiezioni sollevate. Le associazioni evidenziano come le argomentazioni presentate siano robuste e analoghe a quelle che, in passato, hanno già invalidato simili provvedimenti, dimostrando la presenza di criticità strutturali nelle decisioni che riguardano la gestione della fauna selvatica.
Le Lacune nelle Informazioni e la Gestione dei Danni
Uno dei punti cardine del ricorso riguarda la presunta mancanza di dati precisi e aggiornati sulla consistenza numerica e sulla diversità genetica della popolazione di lupi nel territorio. Si sottolinea come la vasta estensione di pascoli non protetti favorisca episodi di predazione, con l'assenza di misure preventive efficaci come recinzioni elettrificate o la presenza di cani da guardiania. La prassi di autorizzare abbattimenti sulla base di un numero predefinito di predazioni, senza considerare alternative, è fortemente contestata come scientificamente infondata e ideologicamente motivata.
La Necessità di Alternative e la Tutela della Specie
Le associazioni mettono in evidenza l'assenza di criteri chiari per l'identificazione di misure alternative all'abbattimento, come la cattura e il trasferimento. Si denuncia una superficialità nell'analisi delle misure di prevenzione e protezione del bestiame, e si ribadisce che la legislazione italiana impone una tutela rigorosa per il lupo. L'obiettivo è spingere verso soluzioni basate sulla scienza e sul rispetto per la vita animale, che promuovano una coesistenza armoniosa piuttosto che un approccio meramente punitivo.
Le Aspettative per l'Udienza Definitiva
Con fiducia nelle proprie argomentazioni, le organizzazioni attendono l'udienza collegiale del 9 settembre, sperando in una sospensione definitiva dell'ordinanza. La richiesta di approfondimenti da parte del presidente è vista come un'apertura al dialogo e alla possibilità di adottare un approccio più etico e scientificamente fondato alla gestione della fauna selvatica, garantendo la protezione di una specie vulnerabile come il lupo.