La Gestione del Rischio Legionellosi nei Condomini: Obblighi e Raccomandazioni




La prevenzione e la gestione della Legionella nelle strutture residenziali rappresentano un tema di rilevante importanza per la salute pubblica. Sebbene le normative attuali definiscano specifici obblighi e raccomandazioni, è fondamentale una chiara interpretazione per garantire un'applicazione efficace e proporzionata del rischio. La discussione si concentra sulla necessità di un approccio consapevole, che vada oltre la mera osservanza normativa, per tutelare gli occupanti degli edifici, in particolare quelli considerati a minor rischio.
Le recenti disposizioni normative e le linee guida, come il rapporto Istisan 22/32, forniscono un quadro dettagliato per la valutazione e la gestione del rischio legionellosi. Queste indicazioni classificano gli edifici in diverse categorie di rischio, con i condomini che rientrano nella classe E, la più bassa. Per questa categoria, gli adempimenti non prevedono obblighi stringenti di analisi o di valutazione del rischio, ma piuttosto suggerimenti basati sulle dimensioni e la complessità dell'impianto idrico. Ciò non esime però dalla responsabilità di adottare misure preventive e di monitoraggio dove necessario, specialmente nei punti più vulnerabili.
Quadro Normativo e Implicazioni per i Condomini
Le normative vigenti non impongono controlli obbligatori per la legionella nei condomini, tuttavia, è fortemente consigliato un monitoraggio attivo, specialmente nei punti critici degli impianti idrici, per assicurare la sicurezza e prevenire potenziali rischi per la salute. Le linee guida attuali, sebbene non vincolanti per questa categoria di edifici, suggeriscono un approccio proattivo nella gestione del rischio.
Il decreto legislativo 18/23, all'articolo 9, affronta la valutazione e la gestione del rischio nei sistemi di distribuzione idrica interni, includendo specificamente i condomini. Questo articolo stabilisce che i gestori devono effettuare una valutazione del rischio e adottare misure correttive per ripristinare la qualità dell'acqua, basandosi sui principi delle Linee Guida e del Rapporto ISTISAN 22/32. Quest'ultimo, in particolare, identifica i condomini come edifici di classe di rischio E (non prioritari), per i quali non vi sono obblighi cogenti ma solo raccomandazioni, soprattutto per strutture con impianti idrici complessi. Nonostante l'assenza di un obbligo legale, la prudenza suggerisce di procedere con un monitoraggio attento per salvaguardare la salute degli abitanti.
L'Importanza del Monitoraggio Preventivo
Nonostante l'assenza di obblighi legali stringenti per i condomini, un'attenta valutazione e un monitoraggio continuo degli impianti idrici sono caldamente raccomandati. Questo approccio proattivo è essenziale per mitigare i rischi e per assicurare la massima protezione della salute degli abitanti, andando oltre il minimo richiesto dalle normative.
L'approccio suggerito da esperti del settore, come quello evidenziato, enfatizza che, nonostante le direttive non rendano le analisi mandatorie per i condomini classificati come a basso rischio, il monitoraggio proattivo nei punti più sensibili dell'impianto idrico è una misura di estrema prudenza. Ciò significa identificare e controllare regolarmente le aree dove la proliferazione del batterio della Legionella potrebbe essere più probabile, come i serbatoi d'acqua, le tubazioni con ristagni o temperature non ottimali, e i terminali di erogazione. Questa pratica, sebbene non imposta per legge, rappresenta una best practice per la tutela della salute pubblica, consentendo di intervenire tempestivamente in caso di anomalie e garantendo la tranquillità degli abitanti, specialmente in strutture complesse o con un elevato numero di residenti. La prevenzione, in questo contesto, si rivela non solo una questione di conformità, ma di responsabilità sociale e igienico-sanitaria.