Restrizioni per Gel e Smalti Semipermanenti: L'UE Vieta Sostanze Nocive

A partire dal 1° settembre 2025, l'Unione Europea introdurrà un divieto rigoroso su due componenti chimici, il Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide (TPO) e il Dimethyltolylamine (DMTA), largamente impiegati nella produzione di gel e smalti semipermanenti per unghie. Questa normativa, estesa sia agli articoli destinati all'uso professionale nei saloni di bellezza sia a quelli commercializzati per l'applicazione domestica, mira a proteggere la salute pubblica. Di conseguenza, si rende indispensabile per i consumatori e gli addetti ai lavori controllare attentamente la composizione dei prodotti in loro possesso e orientarsi verso alternative più sicure, oltre a garantire che i fornitori si adeguino alle nuove disposizioni.
Le due sostanze oggetto del provvedimento, il Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide (TPO), un fotoiniziatore che permette l'indurimento dei prodotti sotto raggi UV, e il Dimethyltolylamine (DMTA), un agente che migliora l'adesione dello smalto, sono state classificate come CMR (Cancerogene, Mutagene o Tossiche per la Riproduzione) di categoria 1B. Tale classificazione indica un probabile impatto negativo sulla fertilità umana o sullo sviluppo embrionale e fetale. Questo nuovo scenario impone un cambiamento significativo nelle pratiche del settore della bellezza e della cura delle unghie.
Il Regolamento UE 2024/197, che aggiorna le normative in materia di classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche pericolose, proibisce espressamente la commercializzazione e l'utilizzo di tali prodotti contenenti le sostanze menzionate, sia in ambito professionale che privato. Non è più consentito, quindi, terminare le scorte esistenti di smalti o gel non conformi. I professionisti del settore, inclusi estetisti, onicotecnici e parrucchieri, sono chiamati a esaminare le etichette dei loro prodotti e a sostituire immediatamente quelli che non rispettano le nuove regole.
Per coloro che utilizzano kit per manicure domestica, è cruciale verificare l'etichettatura dei propri prodotti prima di ogni impiego e scartare quelli che contengono le sostanze ora vietate. Riguardo lo smaltimento, in assenza di direttive specifiche da parte dell'Unione Europea, è raccomandabile trattare questi cosmetici come rifiuti chimici speciali. Essi dovrebbero essere conferiti presso ecocentri o punti di raccolta autorizzati, attenendosi alle normative locali, per scongiurare danni ambientali e rischi per la salute pubblica.
L'introduzione di queste restrizioni evidenzia l'impegno dell'Unione Europea nella tutela della salute dei cittadini, promuovendo al contempo l'innovazione nel settore cosmetico verso soluzioni più sicure e sostenibili. Questo rappresenta un passo avanti cruciale per garantire che la bellezza non comprometta il benessere e che i prodotti utilizzati quotidianamente siano privi di rischi significativi.