Il Ministero della Salute italiano ha recentemente comunicato il richiamo precauzionale di due specifici lotti di miele aromatizzato a marchio Mielness Ambrosoli, prodotti dalla G.B. Ambrosoli Spa. La ragione di tale ritiro risiede nella possibile contaminazione con proteine del latte, un allergene che non figura tra gli ingredienti dichiarati sulle confezioni. Questa azione mira a proteggere la salute dei consumatori, in particolare coloro che soffrono di allergie o intolleranze ai derivati del latte.
I prodotti coinvolti in questa operazione di richiamo sono il miele Mielness nelle varianti “Miele & Cannella” e “Miele allo Zenzero”. Per la versione alla cannella, il lotto interessato è il C1212 con scadenza il 31 dicembre 2027. Per la variante allo zenzero, si tratta del lotto C1015 con data di scadenza fissata al 31 ottobre 2027. Entrambi i mieli sono confezionati in vasetti da 180 grammi e sono stati prodotti nello stabilimento di Uggiate con Ronago (CO) di G.B. Ambrosoli Spa.
È fondamentale sottolineare che il consumo di questi prodotti è sconsigliato a chiunque sia allergico o intollerante alle proteine del latte. Tale avvertenza è stata chiaramente indicata nell'avviso di richiamo. Si esorta vivamente i consumatori in possesso di questi lotti di miele a non consumarli e a riportarli presso il punto vendita dove sono stati acquistati. Questa procedura garantisce la massima sicurezza e previene potenziali reazioni avverse.
L'allenamento funzionale si fonda su schemi motori intrinseci all'essere umano, quali spingere, tirare, accovacciarsi e ruotare. Questo approccio innovativo mira a coinvolgere il corpo nella sua totalità, promuovendo un'armonia sistemica piuttosto che l'isolamento muscolare. A differenza delle metodologie tradizionali che si concentrano su singoli distretti, il funzionale prepara l'organismo ad affrontare le sfide della vita di tutti i giorni, migliorando l'efficienza e la sicurezza nei movimenti più comuni, come sollevare pesi o salire le scale.
Dal punto di vista biomeccanico, questa forma di esercizio ottimizza la coordinazione tra i vari gruppi muscolari e l'attivazione neuromuscolare, consentendo al corpo di operare in maniera integrata e tridimensionale, proprio come richiesto dalle attività quotidiane. Tale sinergia riduce lo stress articolare e corregge le posture scorrette, promuovendo un benessere generale e prevenendo infortuni.
La crescente predilezione delle donne per l'allenamento funzionale è radicata nella sua natura inclusiva e nella capacità di adattarsi a ogni esigenza individuale. Non richiede una prestanza fisica eccezionale né un'esperienza pregressa; al contrario, si modella sulle capacità di ciascuno, offrendo un percorso personalizzato per principianti ed esperti. La sua efficacia si traduce in un accresciuto senso di forza, reattività e consapevolezza corporea, contribuendo significativamente all'autostima e al benessere psicofisico.
Ogni sessione di allenamento funzionale è una fusione dinamica di forza, cardio, equilibrio e mobilità. Partendo da movimenti basici come squat e plank, si progredisce verso esercizi più complessi come burpees o lanci con la palla medica. Il ritmo è costantemente calibrato sul partecipante, specialmente se guidato da un istruttore esperto, per garantire un'esperienza gratificante e sicura. I benefici sono tangibili: maggiore energia, riduzione dei dolori, risveglio muscolare e un miglioramento posturale, con la possibilità di definire la muscolatura addominale.
Un aspetto distintivo dell'allenamento funzionale è la sua personalizzazione, che tiene conto del bagaglio motorio, dei limiti e dei punti di forza di ogni individuo. Questa adattabilità lo rende un percorso di crescita fisica continuo, che rispetta le peculiarità del corpo in ogni sua fase.
Un pilastro dell'allenamento funzionale è il rinforzo del core, inteso come un complesso di muscoli profondi – traverso, multifido, pavimento pelvico, diaframma – che agiscono in sinergia per stabilizzare il tronco. Gli esercizi funzionali stimolano questi muscoli in situazioni di instabilità controllata, potenziando la capacità del corpo di mantenere l'equilibrio durante movimenti complessi e dinamici. Questa sollecitazione mirata contribuisce a una maggiore stabilità articolare e alla prevenzione di microtraumi derivanti da movimenti scorretti.
I benefici dell'allenamento funzionale vanno ben oltre l'estetica. Questa pratica riduce significativamente il rischio di infortuni, ottimizzando postura e propriocezione. Non solo rafforza i muscoli profondi, essenziali per il sostegno quotidiano, ma stimola anche il cervello, migliorando concentrazione, riflessi e fiducia in sé. La ricerca sulla propriocezione conferma che l'allenamento funzionale potenzia il sistema nervoso centrale, affinando la percezione del corpo nello spazio e la stabilità articolare, riducendo così i rischi di movimenti errati.
L'allenamento funzionale è una disciplina universale, adatta a giovani, adulti, neo-mamme, atleti e a chi si riprende da un infortunio. La sua intrinseca flessibilità lo rende un compagno ideale in ogni fase della vita, modellandosi sulle esigenze individuali con rispetto e versatilità.
Per intraprendere questo percorso, è consigliabile affidarsi a un centro specializzato o a un coach qualificato, poiché la corretta esecuzione tecnica è fondamentale, soprattutto all'inizio. L'obiettivo non è l'esaurimento, ma la costruzione di una base solida. Per chi preferisce allenarsi a casa, bastano un tappetino, qualche attrezzo essenziale e una guida esperta tramite app o tutorial online per iniziare il proprio viaggio verso un benessere funzionale.
La scena della pallavolo femminile italiana sta per assistere a un cambiamento epocale con l'arrivo di Mariam Metwally. Questa schiacciatrice egiziana di 26 anni si appresta a scrivere una pagina inedita nella storia dello sport italiano, diventando la prima giocatrice a scendere in campo nella Serie A1 indossando il velo islamico. Un gesto che, pur essendo espressione della sua identità personale, assume una risonanza simbolica straordinaria in un contesto sportivo che non ha mai visto un precedente simile.
Mariam Metwally giunge nel campionato italiano portando con sé un palmarès di notevole prestigio, frutto di anni di dedizione e successi. Con sette titoli africani per club conquistati con formazioni di spicco come Al-Ahly e Zamalek, e ben tre riconoscimenti consecutivi come MVP, la sua carriera è stata costellata di trionfi. Attualmente impegnata con la nazionale egiziana nei Mondiali in Thailandia, Mariam ha sempre nutrito il desiderio di giocare in Italia, considerandolo l'apice del suo percorso agonistico. La sua determinazione e le sue capacità tecniche sono pronte a lasciare un'impronta significativa nella Eutotek Laica Volley Busto Arsizio, dove subentra a Rebecca Piva, ora a Milano.
L'arrivo di Mariam Metwally in Serie A1 va ben oltre il semplice trasferimento di una giocatrice di talento. Esso porta con sé un potente messaggio di inclusione culturale, sottolineando l'importanza di celebrare le diverse origini e visioni del mondo all'interno di una squadra. Il club di Busto Arsizio, con atlete provenienti da quattro continenti, si erge a modello di convivenza e arricchimento reciproco, dimostrando come la diversità possa essere una fonte di crescita, sia a livello tecnico che umano.
Per Mariam, il velo non è un impedimento, ma un elemento intrinseco della sua identità, un segno tangibile di appartenenza che coesiste armoniosamente con la sua libertà individuale. È la dimostrazione che non esiste un unico modo di essere un'atleta di successo. Il suo desiderio più grande è che il suo esempio possa illuminare la strada per altre giovani, spingendole a credere nelle proprie potenzialità e a riconoscersi in lei, un vero stimolo per superare qualsiasi barriera.
Oltre alle sfide del campo, Mariam si mostra entusiasta di immergersi nella ricca cultura italiana. Il suo programma include l'apprendimento della lingua, l'esplorazione delle tradizioni locali e la scoperta della celebre cucina. Con una mentalità curiosa e determinata, aspira a migliorare non solo le sue abilità tecniche, ma anche la sua forza mentale, trasformando ogni ostacolo in un'opportunità di crescita. A Busto Arsizio, non arriva solamente una schiacciatrice eccezionale, ma una donna con una storia avvincente da condividere e un impatto da lasciare.