Un Rifugio Moderno sul Lago: La Rinascita di un'Antica Casa di Pescatori







Una vecchia casa sul suggestivo lago di Como, un tempo dimora di un barcaiolo e accessibile solo dall'acqua, è stata completamente reinventata. Grazie all'ingegno di Gregorio Pecorelli Studio, questa abitazione è ora un incredibile rifugio che fluttua tra la solidità della roccia, i giochi di luce riflessi e un'atmosfera di profonda serenità. Il progetto, riconosciuto con il prestigioso Premio Perego 2025, rappresenta un eccellente esempio di recupero architettonico. L'antica struttura in pietra dei primi del Novecento, incastonata in un pendio impervio, è stata trasformata, pur mantenendo un forte legame con la sua storia e il paesaggio lacustre, su esplicita richiesta del committente internazionale che desiderava preservarne l'anima autentica.
L'intervento di riqualificazione è stato condotto con estrema delicatezza, ma con decisioni audaci dove necessario. Gli spazi interni sono stati liberati, creando un ampio soggiorno a doppia altezza che si apre maestosamente sul lago, inondato di luce naturale. Il tetto spiovente, con le sue travi a vista e il rivestimento in legno bruciato, enfatizza la verticalità dell'ambiente, mentre le pareti e i tendaggi, in armonia cromatica, contribuiscono a un'estetica omogenea. Una scala a chiocciola in legno funge da elemento unificante tra i diversi livelli dell'abitazione, con la sua forma fluida e continua.
Al centro della residenza, un volume compatto in legno scuro integra con discrezione la zona cucina, i vani tecnici e una piccola suite per gli ospiti. L'isola della cucina, realizzata in pietra, riprende i materiali tipici della regione, così come le piastrelle 10x10 del pavimento evocano la semplicità delle abitazioni tradizionali. Ogni dettaglio è stato curato con precisione artigianale: l'approccio è puramente funzionale, eliminando qualsiasi elemento superfluo in favore di un'essenzialità raffinata. La parte inferiore dell'edificio, originariamente una darsena, ospita ora un'area benessere con spa, anch'essa in pietra e legno, che si affaccia direttamente sull'acqua. Uno studio, ricavato direttamente nella roccia, offre un angolo intimo e tranquillo, ideale per contemplare la quiete del lago. Nell'ala secondaria, la camera padronale si apre sul giardino e presenta arredi su misura, tra cui un letto integrato, una scrivania, un lavabo in Dolomia e una vasca da bagno in pietra, tutti elementi che si fondono armoniosamente con l'ambiente.
L'arredamento fisso è completato da una selezione di pezzi d'epoca che arricchiscono gli interni, come le poltroncine 814 di Ico e Luisa Parisi, prodotte da Cassina nel 1961, e le sedute in legno di jatobá di Lina Bo Bardi, oltre a una scrivania firmata George Nakashima. Questi elementi si inseriscono in un contesto coerente, che conferisce all'abitazione un'eleganza discreta, mai ostentata. L'interno diventa così uno specchio del paesaggio esterno, rievocandone i silenzi, le sfumature della luce e il suo scorrere del tempo, offrendo un'esperienza abitativa che celebra la natura e la storia del luogo.