Allarme Avvelenamento Ad Ardea: Un Tragico Bilancio Per Gatti E Riccio

Un'ondata di decessi misteriosi ha colpito la comunità animale di Ardea, portando l'Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) a lanciare un accorato appello. Sei felini e un riccio hanno perso la vita in circostanze sospette, evidenziando una preoccupante minaccia non solo per la fauna locale ma anche per la salute pubblica.
Gli episodi, avvenuti in rapida successione, hanno scosso i volontari, che si trovano di fronte a un'emergenza che richiama l'attenzione sulla necessità di maggiore consapevolezza e interventi urgenti. La ricerca delle cause è in corso, ma i segnali indicano un'intossicazione diffusa, con gravi implicazioni per l'ecosistema e la sicurezza dei residenti.
Emergenza Avvelenamento Animale
La sezione Enpa di Pomezia ha espresso profonda costernazione a seguito del macabro ritrovamento di sei gatti e un riccio deceduti nel comune di Ardea. Questi sfortunati animali appartenevano a colonie feline dislocate in due aree distinte: una sul lungomare di Marina di Ardea e l'altra in viale Nuova California. La rapidità e la concentrazione dei decessi hanno sollevato un'immediata allerta tra gli operatori dell'associazione. La presidente dell'Enpa di Pomezia, Lorena Moscetti, ha sottolineato l'eccezionalità della situazione, evidenziando come, sebbene episodi simili si verifichino annualmente, la vicinanza temporale di questi recenti casi sia senza precedenti e motivo di grande inquietudine.
I sintomi riscontrati sugli animali defunti sono stati inequivocabili, suggerendo con forza un avvelenamento: si sono osservati sbavamenti eccessivi, episodi di vomito e diarrea, spesso accompagnati da tracce ematiche nelle feci. Questi segnali clinici sono stati interpretati dai volontari come tipici indicatori di intossicazione da sostanze nocive, escludendo l'ipotesi di cause naturali. I corpi degli animali sono stati prontamente trasferiti all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale, dove verranno condotte analisi approfondite per accertare con certezza la natura del veleno e le circostanze della morte. Nel frattempo, l'Enpa ha agito con urgenza, denunciando l'accaduto alle autorità competenti e diffondendo un avviso alla cittadinanza per sensibilizzare sul pericolo imminente.
Rischio Diffuso e Appello alla Cautela
Mentre si attendono i risultati definitivi delle indagini di laboratorio, l'ipotesi più accreditata tra gli investigatori e i volontari dell'Enpa è l'impiego sconsiderato di sostanze tossiche quali pesticidi, lumachicidi o veleni per roditori. La mancanza di "polpette avvelenate" o esche chiaramente riconoscibili suggerisce una modalità di diffusione del veleno meno mirata ma potenzialmente più insidiosa e diffusa nell'ambiente. Lorena Moscetti ha rimarcato con forza la gravità di tale pratica, sottolineando come qualsiasi esca o sostanza tossica possa essere accidentalmente ingerita non solo dagli animali domestici e selvatici, ma rappresenti anche un rischio concreto per la salute dei bambini, trasformando la questione in una preoccupante minaccia per la salute pubblica.
In questo contesto di grave allarme, l'Enpa ha rivolto un pressante appello a tutti i cittadini. L'organizzazione invita chiunque noti animali con sintomi sospetti o rinvenuti esche anomale a non esitare e a segnalare immediatamente tali evenienze alle forze dell'ordine competenti o alla sezione Enpa più vicina. Questo invito alla collaborazione è fondamentale per monitorare la situazione, raccogliere prove utili alle indagini e, soprattutto, prevenire ulteriori tragedie. La vigilanza collettiva e la tempestività delle segnalazioni sono cruciali per contenere il fenomeno e proteggere la vita di animali e persone dall'ombra minacciosa di queste sostanze letali.