Chiarezza sull'Etichettatura: Calcolo delle Percentuali negli Ingredienti Composti




Il mondo dell'etichettatura alimentare, in particolare per i prodotti che contengono ingredienti complessi, è un terreno che genera ancora molte domande. Comprendere appieno come le percentuali degli ingredienti debbano essere calcolate e dichiarate è essenziale sia per i produttori, che devono attenersi alle normative, sia per i consumatori, che cercano trasparenza e informazioni accurate. Le recenti indicazioni ministeriali mirano a fare chiarezza su questo aspetto cruciale, definendo criteri precisi per la quantificazione degli elementi caratterizzanti un prodotto.
Quando un alimento include una preparazione complessa, come le 'melanzane fritte' all'interno di un 'Pasticcio di melanzane', il calcolo della percentuale dell'ingrediente principale, in questo caso le melanzane, può diventare controintuitivo. Le direttive spiegano come approcciare queste situazioni, distinguendo tra l'indicazione della quantità dell'ingrediente base rispetto al composto complessivo e l'indicazione rispetto al prodotto finito. Questo chiarimento è fondamentale per evitare interpretazioni errate e per assicurare che le etichette forniscano dati significativi e facilmente comprensibili al pubblico.
La Determinazione della Quantità degli Ingredienti Caratterizzanti
Il concetto di QUID, o Quantità degli Ingredienti Determinanti, è al centro delle discussioni sull'etichettatura alimentare. Si riferisce alla quantità media degli ingredienti che definiscono l'identità di un prodotto, sia perché appaiono nel nome del prodotto stesso, sia perché sono enfatizzati attraverso testi o immagini sulla confezione. Questa metodologia è stata sviluppata per fornire ai consumatori una maggiore comprensione della composizione dei prodotti che acquistano, permettendo loro di fare scelte informate.
Tuttavia, l'applicazione del QUID può diventare complessa quando si tratta di ingredienti composti, ovvero preparazioni che a loro volta contengono più elementi. Le linee guida del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, rilasciate nel settembre 2024, affrontano proprio questa difficoltà. Esse stabiliscono che, se un ingrediente composto (ad esempio, una crema in un biscotto) è menzionato nella denominazione di vendita, la sua percentuale deve essere indicata. Ma la vera novità risiede nella specificazione che, se anche un ingrediente all'interno di tale composto è evidenziato, la sua percentuale deve essere dichiarata in relazione all'ingrediente composto stesso, offrendo un'interpretazione più dettagliata e puntuale della normativa.
Implicazioni per l'Etichettatura dei Prodotti Alimentari
Le nuove direttive hanno un impatto significativo sul modo in cui le aziende alimentari devono etichettare i loro prodotti, in particolare per quelli con formulazioni complesse. Prendiamo il caso di un 'Pasticcio di melanzane': se la denominazione fa riferimento direttamente alle melanzane 'tal quali', la percentuale di queste ultime deve essere espressa rispetto al peso del prodotto finito al momento dell'utilizzo. Questo significa che l'etichetta dovrebbe specificare 'melanzane fritte (melanzane XX%, più gli altri ingredienti delle melanzane fritte)', dove XX% si riferisce alla quantità di melanzane sul totale del prodotto finale.
Qualora il prodotto fosse denominato 'Pasticcio di melanzane fritte', la situazione cambia leggermente. In questo scenario, è necessario indicare il QUID delle 'melanzane fritte' in rapporto al prodotto finito, e contemporaneamente, il QUID delle melanzane grezze in relazione alla quantità di melanzane fritte utilizzate. Un esempio pratico fornito dalle linee guida chiarisce ulteriormente: 'melanzane fritte 40% (melanzane 70% – pari al 28% sul prodotto finito – a seguire gli altri ingredienti delle melanzane fritte)'. Questo approccio più dettagliato assicura una maggiore trasparenza e chiarezza per il consumatore, facilitando la comprensione della composizione effettiva degli alimenti.