Stile di Vita
Il Peso della Plastica: L'Installazione di Von Wong a Ginevra Innesca la Riflessione Ambientale
2025-08-05

In un gesto artistico di profondo significato, l'artista e attivista canadese Benjamin Von Wong ha inaugurato a Ginevra un'installazione che ha immediatamente catturato l'attenzione internazionale, proprio mentre prendono il via i cruciali negoziati per il primo trattato globale volto a eradicare l'inquinamento da plastica. Quest'opera, intitolata \"The Thinker’s Burden\" (\"Il fardello del pensatore\"), si ispira alla celebre scultura di Rodin, posizionando una sua riproduzione in mezzo a una montagna di detriti plastici, tra cui bottiglie, imballaggi e reti da pesca. L'obiettivo è chiaramente quello di porre in evidenza la crescente crisi ambientale causata dalla plastica e di sollecitare i delegati dei 193 Paesi riuniti all'ONU a prendere decisioni urgenti e vincolanti per il futuro del nostro pianeta e delle prossime generazioni.

L'installazione di Von Wong non è statica; piuttosto, è progettata per evolversi nel corso dei dieci giorni di negoziati, con l'aggiunta progressiva di altra plastica. Questo dinamismo simboleggia l'escalation del problema dell'inquinamento se non verranno intraprese azioni concrete e immediate. La scultura mostra il \"Pensatore\" con in mano oggetti di plastica e un bambino che appare in stato di sofferenza, un'immagine potente che sottolinea il peso che stiamo lasciando in eredità alle generazioni future. Dopo il precedente fallimento dei colloqui a Busan, in Corea del Sud, questo nuovo round di negoziazioni a Ginevra rappresenta l'ultima e forse decisiva opportunità per tradurre la consapevolezza in interventi effettivi e creare un futuro sostenibile per tutti.

Questo momento è cruciale per l'umanità, poiché il destino dell'ambiente e la salute delle future generazioni dipendono dalle decisioni che verranno prese in questi giorni. È un'occasione per dimostrare che, di fronte a sfide globali, la collaborazione e la volontà politica possono prevalere sull'inerzia e sugli interessi individuali. L'arte, in questo contesto, funge da catalizzatore, trasformando un problema complesso in un'immagine palpabile che risuona profondamente, incoraggiando tutti, dai diplomatici al cittadino comune, a riflettere sul proprio ruolo nella salvaguardia del mondo. Non è più tempo di attendere; è tempo di agire con determinazione e costruire un futuro in cui l'ingegno umano sia al servizio della vita, non della sua distruzione, ispirando una coscienza collettiva verso la sostenibilità e la responsabilità ambientale.

Cefalopodi trattati: Riconoscere seppie e calamari sbiancati con perossido di idrogeno
2025-08-04
Molti consumatori non sono a conoscenza che seppie, calamari e polpi disponibili nei supermercati potrebbero essere stati sottoposti a un trattamento con perossido di idrogeno, la stessa sostanza impiegata per disinfettare ferite o schiarire i capelli. Questa pratica, consentita dalla legge ma discutibile, solleva interrogativi importanti riguardo alla trasparenza nell'industria alimentare e alla qualit\u00e0 dei prodotti ittici che finiscono sulle nostre tavole.

Decifrare il Piatto di Mare: Consigli per l'Acquisto Consapevole

L'adozione europea della pratica del perossido di idrogeno nei prodotti ittici

A partire dal 2016, l'Italia ha seguito la tendenza di altri stati europei, come la Spagna, autorizzando l'impiego di perossido di idrogeno nel trattamento dei cefalopodi. Secondo l'agronomo Daniele Paci, questa sostanza, apprezzata per le sue propriet\u00e0 sbiancanti, \u00e8 utilizzata per migliorarne l'aspetto estetico. Serve a eliminare macchie e odori sgradevoli che possono emergere durante la conservazione, offrendo una soluzione puramente cosmetica.

La verit\u00e0 nascosta dietro il trattamento: il perossido non migliora la qualit\u00e0 del prodotto

Va sottolineato che il trattamento con perossido di idrogeno non ripristina in alcun modo la freschezza del prodotto. L'esperto spiega che, sebbene gli odori sgradevoli e le macchie possano essere rimossi, la scarsa conservazione del pesce non viene alterata. Inoltre, i cefalopodi mal conservati possono produrre istamina, una sostanza che, in dosi elevate, pu\u00f2 provocare la sindrome sgombroide, con sintomi simili a quelli di un'intossicazione alimentare.

Le ambiguit\u00e0 normative e la classificazione del perossido di idrogeno

Il nodo cruciale di questa problematica risiede nella classificazione normativa del perossido di idrogeno. Non essendo riconosciuto come additivo dall'Unione Europea, viene impiegato come "coadiuvante tecnologico", esentando cos\u00ec i produttori dall'obbligo di indicarne la presenza in etichetta. Ci\u00f2 crea una zona grigia legislativa: se l'intento \u00e8 la disinfezione, il trattamento \u00e8 lecito; se invece mira a sbiancare o eliminare odori, dovrebbe essere classificato come additivo proibito. Inizialmente, nel 2010, il Ministero italiano aveva vietato questa pratica, ma nel 2016 ha fatto marcia indietro, allineandosi alle direttive europee per non svantaggiare i produttori nazionali.

La mancata trasparenza: un ostacolo per la scelta informata del consumatore

La questione principale non \u00e8 la potenziale pericolosit\u00e0 dei residui di perossido di idrogeno, che, se usato correttamente, sono minimi e si decompongono in acqua e ossigeno. Il vero problema \u00e8 l'assenza di trasparenza nei confronti dei consumatori. Come evidenziato da Paci, questa pratica maschera una materia prima di scarsa qualit\u00e0 senza che ci\u00f2 venga segnalato in etichetta, privando i consumatori della possibilit\u00e0 di fare acquisti consapevoli.

Riconoscere i segni di un trattamento: consigli pratici per il consumatore

I consumatori attenti possono individuare alcuni segnali che indicano un possibile trattamento con perossido di idrogeno. Un mollusco eccessivamente bianco, senza le tipiche sfumature naturali, dovrebbe destare sospetti. Anche la totale assenza dell'odore salmastro, caratteristico del pesce fresco, \u00e8 un campanello d'allarme, suggerendo che il prodotto potrebbe essere stato alterato.

La soluzione per l'acquisto sicuro: optare per cefalopodi interi

Esiste una strategia efficace per evitare prodotti trattati: acquistare cefalopodi ancora interi. L'esperto chiarisce che il trattamento non pu\u00f2 essere eseguito su animali non eviscerati. Scegliendo seppie e calamari non puliti e facendosi eventualmente preparare dal pescivendolo al momento, si ha la certezza di portare a casa un prodotto genuino e non trattato con perossido di idrogeno.

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I Migliori Tortellini da Supermercato: La Guida Definitiva di Altroconsumo
2025-08-04

Quando si tratta di tortellini, la preparazione casalinga o l'acquisto da un pastificio artigianale rappresentano l'opzione ideale. Tuttavia, per comodità o necessità, spesso ci si affida ai prodotti confezionati disponibili nei supermercati. Una recente indagine di Altroconsumo ha esaminato a fondo ben 36 diverse referenze di tortellini freschi con ripieno di prosciutto crudo, svelando un panorama complessivo che, purtroppo, non raggiunge la piena sufficienza per la maggior parte dei prodotti. Questo studio evidenzia come, nonostante la vasta offerta, solo pochi articoli riescano a distinguersi per una qualità superiore, ponendo l'accento sull'importanza di una scelta consapevole basata su ingredienti e valori nutrizionali.

La ricerca ha evidenziato come la qualità media dei tortellini confezionati sia spesso insoddisfacente, attribuibile a ingredienti di dubbia provenienza e a profili nutrizionali sbilanciati. Tale scenario rende complessa la raccomandazione di molti di questi prodotti. Soltanto tre marchi hanno superato l'esame con una valutazione 'buono', dimostrando un impegno verso una composizione migliore e una qualità complessiva superiore. Questi risultati sottolineano la necessità per i consumatori di essere informati e selettivi, orientandosi verso le opzioni che, pur essendo industriali, mantengono elevati standard qualitativi.

L'Analisi Approfondita di Altroconsumo: Quali Tortellini Passano l'Esame

Altroconsumo ha intrapreso un'analisi meticolosa di 36 differenti tipologie di tortellini freschi ripieni di prosciutto crudo, esaminando ogni aspetto dal punto di vista degli ingredienti, dei valori nutrizionali, della presenza di conservanti e della qualità intrinseca del ripieno, oltre ad altri parametri critici. I risultati hanno delineato un quadro piuttosto problematico: molte delle referenze esaminate hanno rivelato una composizione poco trasparente e l'impiego di ingredienti di bassa qualità, in particolare per l'uso di numerosi additivi e farine raffinate. Questa problematica, sommata a un apporto calorico sovente elevato, ha reso difficile consigliare la maggior parte dei prodotti testati. Questo studio fornisce un'importante guida per i consumatori, permettendo loro di navigare l'ampia offerta di supermercati con maggiore consapevolezza.

Nonostante il panorama generale poco incoraggiante, tre marchi sono emersi come eccellenze, distinguendosi per la loro composizione superiore e la qualità complessiva. Questi prodotti rappresentano una valida alternativa per chi desidera gustare tortellini di buona qualità pur affidandosi all'acquisto al supermercato. Le valutazioni di Altroconsumo hanno tenuto conto di fattori cruciali quali la valutazione nutrizionale (55%), che include calorie, zuccheri, sale, fibre e proteine secondo i criteri del Nutri-score; la presenza e sicurezza degli additivi (15%), classificati in base a un database specifico; il grado di trasformazione (15%), che analizza la presenza di ingredienti ultra-processati e additivi; la presenza di edulcoranti (10%), valutati negativamente secondo le direttive dell'Organizzazione Mondiale della Sanità; e infine, la dimensione della porzione (5%), poiché la quantità consumata influisce direttamente sulla qualità nutrizionale. Ogni tortellino ha ricevuto un punteggio su una scala da 0 a 100, classificandolo in una delle cinque fasce di qualità: molto buono (80-100), buono (60-79), accettabile (40-59), scarso (20-39) e molto scarso (0-19). I prodotti sono stati prelevati dai banchi frigo di dieci catene di supermercati e discount tra ottobre e novembre 2024, assicurando un'indagine rappresentativa del mercato.

Eccellenze e Insufficienze nel Mondo dei Tortellini Confezionati

L'indagine di Altroconsumo sui tortellini freschi al prosciutto crudo ha delineato una chiara gerarchia di qualità tra i prodotti disponibili sul mercato. Soltanto tre referenze sono state ritenute degne di un giudizio 'buono', emergendo come le scelte migliori per i consumatori. Al vertice della classifica si posiziona LUCIANA MOSCONI LA PASTA FRESCA – TORTELLINI AL PROSCIUTTO CRUDO, con un punteggio di 71, riconosciuto anche per la sua eccellente composizione. A seguire, ESSELUNGA TOP TORTELLINI AL “PROSCIUTTO DI PARMA DOP” ha ottenuto un solido 64, mentre CARREFOUR CLASSIC TORTELLINI PROSCIUTTO CRUDO si è attestato a 61. Questi risultati dimostrano che, nonostante le sfide generali del settore, è possibile trovare opzioni di qualità elevata anche tra gli scaffali dei supermercati, privilegiando prodotti con attenta selezione degli ingredienti e bilanciamento nutrizionale.

La maggior parte dei tortellini analizzati ha ricevuto valutazioni che spaziano da 'accettabile' a 'scarso', rivelando problematiche diffuse legate alla qualità degli ingredienti e alla presenza di additivi non desiderabili. Prodotti come NONNA MIA (LIDL) CAPPELLETTI AL PROSCIUTTO CRUDO 250G, PASTIFICIO BAROSI TORTELLINI ALL’EMILIANA, DIVELLA TORTELLINI AL PROSCIUTTO CRUDO, e molti altri, si sono collocati nella fascia 'accettabile', suggerendo che, sebbene non siano pessimi, presentano margini di miglioramento significativi. La categoria 'scarso' include marchi come PASTAI PERLE CON PROSCIUTTO CRUDO, DE ANGELIS TORTELLI PROSCIUTTO CRUDO GLUTEN FREE, AVESANI I CLASSICI SUPERFINI TORTELLINI AL PROSCIUTTO CRUDO, e COOP TORTELLINI FRESCHI CON PROSCIUTTO CRUDO, evidenziando una qualità decisamente inferiore. È interessante notare come anche marchi molto noti, come Giovanni Rana, appaiano nelle fasce 'accettabile' o 'scarso' a seconda della specifica referenza. Questa dettagliata classificazione fornisce ai consumatori un quadro completo per operare scelte informate, privilegiando non solo il gusto, ma anche l'aspetto salutistico e la trasparenza degli ingredienti. La ricerca sottolinea la necessità di maggiore attenzione da parte dei produttori verso la qualità complessiva e la trasparenza delle etichette.

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