La Crociata di Trump Contro la Scienza Climatica: Un Attacco Legale ai Gas Serra

In un evento significativo tenutosi il 29 luglio presso una concessionaria di autocarri in Indiana, l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente (EPA) degli Stati Uniti ha rivelato una proposta che potrebbe segnare una svolta drastica nella politica climatica americana. Si tratta dell'annullamento della \"Endangerment Finding\", una dichiarazione formale che stabilisce come i gas serra costituiscano una minaccia per la salute pubblica. Tale azione, qualora fosse ratificata, priverebbe di fondamento una vasta porzione delle normative ambientali attualmente in vigore, compromettendo anni di sforzi per la tutela dell'ambiente con conseguenze che potrebbero estendersi a livello globale.
Questa \"Endangerment Finding\", istituita nel 2009 durante l'amministrazione Obama e consolidata da una decisione della Corte Suprema del 2007 (Massachusetts contro EPA), ha riconosciuto la pericolosità di anidride carbonica, metano e altri gas serra per il benessere umano. Essa costituisce la base giuridica che autorizza l'EPA a vigilare sulle emissioni provenienti da settori cruciali quali i trasporti, l'industria e la produzione energetica. L'amministratore dell'EPA, Lee Zeldin, ha etichettato questa potenziale revoca come la \"più significativa azione di deregolamentazione nella storia degli Stati Uniti\". Tuttavia, le giustificazioni legali e scientifiche a supporto di questa proposta sono oggetto di forte contesa. La tesi di Zeldin, secondo cui il Clean Air Act permetterebbe di normare solo l'inquinamento con ripercussioni locali e non globali, è stata confutata da esperti come Zealan Hoover, ex consulente dell'EPA, il quale, come riportato dal Guardian, sostiene che il Clean Air Act impone la regolamentazione di qualsiasi inquinamento atmosferico che possa ragionevolmente minacciare la salute pubblica.
La potenziale abrogazione dell'autorità regolatoria dell'EPA potrebbe, in un paradosso, ledere anche le stesse compagnie petrolifere. Fino ad ora, in contenziosi civili, queste aziende avevano argomentato che solo l'EPA aveva la competenza per gestire le emissioni. Senza questa protezione, potrebbero trovarsi esposte a ingenti richieste di risarcimento da parte di città e stati per i danni climatici. Sebbene alcune normative possano resistere, la cancellazione della \"Endangerment Finding\" comporterebbe un notevole arretramento nell'azione climatica federale. In un'epoca in cui il nostro pianeta si sta avvicinando pericolosamente al limite critico di 1,5°C di riscaldamento e gli eventi climatici estremi si verificano con crescente frequenza, la proposta dell'EPA trascende una semplice controversia legale o burocratica; essa rappresenta un confronto decisivo per il futuro della lotta contro il cambiamento climatico.
In un contesto globale dove l'accelerazione del cambiamento climatico impone azioni urgenti e risolute, è fondamentale che le decisioni politiche siano guidate da un impegno incrollabile verso la scienza e la protezione ambientale. La consapevolezza collettiva e l'azione individuale e istituzionale sono indispensabili per superare le sfide poste dai negazionismi e per costruire un futuro più resiliente e sostenibile per tutti. È imperativo difendere il progresso scientifico e le normative volte a tutelare il nostro pianeta, affinché le generazioni future possano godere di un ambiente sano e prospero.