Maltempo in Romagna: la Lipu denuncia le potature errate come causa del crollo degli alberi

La recente ondata di maltempo che ha colpito la Romagna ha scatenato un acceso dibattito sulle pratiche di gestione del verde urbano, in particolare per quanto riguarda il crollo degli alberi. La Lipu, l'organizzazione per la protezione degli uccelli e della natura, ha sollevato forti critiche, attribuendo la fragilità delle piante e i conseguenti danni alle potature drastiche e inappropriate. Questa situazione ha portato alla luce l'importanza di un approccio più consapevole e scientifico nella cura degli spazi verdi cittadini, non solo per preservare il paesaggio ma anche per garantire la sicurezza.
Le osservazioni della Lipu si sono concentrate sulla situazione di Milano Marittima, dove numerosi pini domestici sono caduti. Secondo Marco Dinetti, responsabile Ecologia urbana della Lipu, la pratica comune di “spalcatura” – che consiste nell'eliminare progressivamente i rami più bassi, trasformando l'albero in un lungo tronco con una chioma ridotta in cima – indebolisce significativamente la struttura della pianta. Questo rende gli alberi più suscettibili alle raffiche di vento, aumentando il rischio di crolli e, di conseguenza, i pericoli per le persone e le infrastrutture. Al contrario, una crescita più naturale e meno invasiva, con interventi limitati alla rimozione di rami pericolosi o che interferiscono con strutture, renderebbe i pini più robusti e resistenti agli agenti atmosferici.
Questa denuncia non è un caso isolato. Già nel novembre 2023, a Livorno, un evento simile aveva portato la Lipu a elaborare un dossier che evidenziava come la maggior parte degli alberi caduti durante una tempesta di vento fossero stati precedentemente sottoposti a potature scorrette o avessero subito danni alle radici a causa di lavori stradali. Questi episodi ricorrenti sottolineano la necessità di un cambio di paradigma nella gestione del verde urbano.
In questo contesto, l'Italia è chiamata a conformarsi alle disposizioni del Regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law). L'articolo 8 di tale regolamento impone che non vengano persi spazi verdi urbani e che venga preservata la copertura arborea. Questo requisito normativo rafforza l'urgenza di adottare pratiche di gestione degli alberi che siano non solo esteticamente gradevoli ma anche ecologicamente sostenibili e sicure per la collettività. Un'attenta pianificazione e l'applicazione di tecniche di potatura corrette sono essenziali per assicurare la salute e la stabilità del patrimonio arboreo delle nostre città.
La vicenda dei crolli in Romagna, dunque, non è solo una questione di danni materiali, ma un campanello d'allarme che invita a riconsiderare profondamente il modo in cui interagiamo con la natura nelle aree urbane. È fondamentale che le amministrazioni locali e i professionisti del settore adottino un approccio basato sulla conoscenza scientifica e sul rispetto delle esigenze biologiche delle piante, per evitare che eventi meteorologici, anche se intensi, si trasformino in disastri evitabili. L'obiettivo deve essere quello di creare città più verdi, resilienti e sicure, in armonia con l'ambiente naturale.