The Ocean Race: La Regata che Salva gli Oceani

The Ocean Race, più di una semplice competizione velica, si erge come un autentico laboratorio viaggiante per lo studio del nostro pianeta blu, unendo l'emozione della sfida con la cruciale missione di salvaguardare gli ecosistemi marini. Questa regata, nota per la sua estrema difficoltà, si trasforma in una straordinaria opportunità per la raccolta di dati scientifici vitali. Ogni imbarcazione si converte in una stazione di osservazione galleggiante, registrando parametri come temperatura, salinità, livelli di CO₂, ossigeno disciolto e la presenza di microplastiche. Dal 3 al 7 settembre, Genova diventerà il fulcro di questa iniziativa, ospitando l'Ocean Live Park, un polo di divulgazione e sensibilizzazione sulla tutela oceanica, con attività educative e installazioni interattive. L'edizione corrente, partita il 10 agosto da Kiel, in Germania, ha visto il lancio di The Ocean Race Summit Kiel, un forum che ha riunito esperti per discutere di un \"Oceano Intelligente\", e la \"Racing for the Ocean Challenge\", un'iniziativa che premia le azioni più sostenibili intraprese dai team.
Questa iniziativa si distingue per il suo approccio innovativo alla scienza marina, trasformando la regata in un osservatorio scientifico globale. La raccolta continua di dati, persino nelle aree più remote e inaccessibili come il Point Nemo, fornisce informazioni preziose che in condizioni normali sarebbero proibitive per costi e complessità. Tutti i dati raccolti sono resi accessibili alla comunità scientifica, contribuendo a studi fondamentali sull'impatto dei cambiamenti climatici e sulla previsione di scenari futuri. Un aspetto particolarmente preoccupante emerso da queste rilevazioni è la presenza ubiquitaria di microplastiche, riscontrate in ogni campione d'acqua prelevato, anche nei luoghi più incontaminati. La scoperta di particelle di dimensioni estremamente ridotte, fino a 0,03 mm, sottolinea la gravità del problema e la capacità di queste sostanze di insinuarsi profondamente negli ecosistemi e nella catena alimentare. L'Italia, con l'imbarcazione Allagrande Mapei Racing e il suo Microplastic Sampler, è in prima linea in questa ricerca, analizzando i campioni al Politecnico di Milano per mappare la distribuzione e la tipologia delle microplastiche lungo le rotte marittime. Questa iniziativa non si limita alla raccolta dati, ma include anche la valutazione dell'impronta ambientale del team e un vasto programma di divulgazione, rendendo tangibile l'impegno per un futuro marino più sano.
The Ocean Race non è solo una gara, ma un movimento globale per la sostenibilità e la conservazione degli oceani. Fa parte del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, fungendo da ponte tra lo sport, la scienza e la politica ambientale. Con un ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni del 45% entro il 2030 e azzerarle entro il 2040, l'evento promuove pratiche sostenibili, dall'eliminazione della plastica monouso all'uso di energie rinnovabili. Il programma educativo \"Learning\" ha già coinvolto oltre 255.000 studenti in 85 paesi, formando le nuove generazioni di custodi dell'oceano. Attraverso iniziative come The Blue Relay, la regata simbolizza un passaggio di testimone, dando voce all'oceano e promuovendo una responsabilità condivisa per la sua protezione. Questo evento incarna un messaggio potente: lo sport può essere una forza trainante per il bene comune, ispirando azioni concrete e promuovendo una consapevolezza globale sull'importanza vitale della salute degli oceani per il futuro del nostro pianeta.