Punture di Tracina: Prevenzione e Gestione del Dolore




I pesci ragno, scientificamente noti come tracine, sono una specie ittica ampiamente diffusa nelle acque del Mediterraneo. Questi organismi marini prediligono i fondali sabbiosi e poco profondi, comprese le zone vicine alla battigia, rendendo possibili incontri ravvicinati con i bagnanti. La loro particolarità risiede negli aculei velenosi situati sul dorso, che rappresentano un meccanismo di difesa e possono infliggere punture estremamente dolorose. È fondamentale sapere come riconoscerle, dove si trovano prevalentemente e, soprattutto, quali misure adottare in caso di contatto per minimizzare il disagio.
Per identificare correttamente una tracina, è utile sapere che possiedono un corpo lateralmente compresso e una pelle quasi priva di scaglie visibili. I loro occhi, posizionati lateralmente e in alto, permettono loro di osservare l'ambiente circostante anche quando sono parzialmente interrate nella sabbia. Questo aspetto, a volte, può portare a confonderle con i sifoni di altri organismi marini, come i cannollicchi. Le spine dorsali, robuste e dotate di ghiandole velenifere, sono solitamente abbassate ma si erigono rapidamente in presenza di una minaccia o durante la caccia. In caso di puntura, il dolore è immediato e raggiunge il suo apice entro circa venti minuti, manifestandosi con rossore e gonfiore nella zona interessata, e in alcuni casi, con sintomi sistemici come nausea, vomito o febbre. Il dolore può irradiarsi lungo l'arto colpito e persistere per diverse ore. Contrariamente a quanto si possa pensare, antidolorifici orali o rimedi casalinghi come l'aceto o l'urina sono inefficaci o addirittura controproducenti. Il metodo più efficace per inattivare la tossina termolabile rilasciata dalla tracina è l'immersione immediata della zona colpita in acqua molto calda (tra 37°C e 40°C) per almeno mezz'ora, o l'applicazione di sabbia calda. Successivamente, è consigliabile sciacquare la ferita con acqua di mare e disinfettarla accuratamente con soluzioni a base di iodio o acqua ossigenata, evitando prodotti a base alcolica. La consulenza medica è sempre raccomandata per valutare la necessità di trattamenti specifici, come pomate cortisoniche o antibiotiche, e per una profilassi antitetanica se necessaria.
Prevenire gli incontri con le tracine è il modo migliore per evitare le loro dolorose punture. Quando ci si avventura in acque poco profonde o si cammina lungo la battigia su fondali sabbiosi o fangosi, è consigliabile muoversi lentamente e con attenzione. Questo approccio graduale consente alle tracine, che solitamente si nascondono sotto la sabbia, di percepire la vostra presenza e allontanarsi, riducendo significativamente il rischio di calpestarle. La consapevolezza e la prudenza sono i migliori alleati per godere delle bellezze marine in sicurezza.