Ambiente
Amazzonia: L'Impronta Devastante della Deforestazione sul Clima Regionale
2025-09-02

Un recente studio pubblicato su Nature Communications ha rivelato la profonda influenza della deforestazione sulle condizioni climatiche dell'Amazzonia, evidenziando come le attività di disboscamento siano il motore principale della riduzione delle piogge nella stagione secca. Questo fenomeno sta spingendo il polmone verde del pianeta verso una trasformazione preoccupante, con impatti non solo regionali ma anche globali. La ricerca sottolinea l'urgenza di misure conservative per salvaguardare questo ecosistema vitale.

Dettagli della Scoperta Climatica in Amazzonia

Tra il 1985 e il 2020, un team di scienziati guidato da Marco A. Franco dell'Università di San Paolo ha condotto un'approfondita indagine sulle dinamiche climatiche della vasta Amazzonia legale brasiliana, coprendo circa 2,6 milioni di chilometri quadrati. Attraverso l'analisi di dati satellitari e modelli climatici avanzati, sono state esaminate variabili cruciali come le temperature massime, le precipitazioni stagionali e le concentrazioni di gas serra. I risultati indicano chiaramente che la deforestazione è responsabile di una parte significativa della riduzione delle piogge. Nello specifico, la stagione secca ha registrato un calo medio di 21 millimetri di pioggia, di cui quasi tre quarti (74,5%) sono attribuibili direttamente alla perdita di foreste. Anche se il riscaldamento globale gioca un ruolo, contribuendo per il restante 25,5%, l'impatto locale del disboscamento è predominante. Le temperature massime superficiali, nel frattempo, sono aumentate di circa 2 gradi Celsius, con la deforestazione che contribuisce per il 16,5% a questo incremento, mentre il resto è legato a fattori climatici globali. È stato inoltre evidenziato che l'aumento dei gas serra, come anidride carbonica e metano, è quasi totalmente (oltre il 99%) collegato alle emissioni globali piuttosto che a processi locali. Un aspetto allarmante è la non linearità degli impatti: anche riduzioni minime della copertura forestale (tra il 10% e il 40%) possono scatenare effetti climatici devastanti. Le proiezioni future, basate sui tassi di deforestazione tra il 2016 e il 2020, prevedono un ulteriore aumento della temperatura di 0,62 gradi Celsius e una diminuzione delle piogge di 7,3 millimetri per stagione secca entro il 2035. Questo scenario potrebbe portare alla conversione di ampie aree amazzoniche in ecosistemi simili a savane o, nel peggiore dei casi, a regioni semi-aride, compromettendo irrimediabilmente la capacità della foresta di autoregolarsi e influenzando negativamente i sistemi climatici globali.

Questo studio rafforza la comprensione del ruolo critico dell'Amazzonia per la stabilità climatica mondiale. La preservazione di questo prezioso ecosistema non è più solo una questione ambientale regionale, ma una necessità impellente per il benessere del nostro pianeta. Ogni albero abbattuto porta con sé una parte della capacità terrestre di mantenere un equilibrio climatico, e le conseguenze si riverberano ben oltre i confini della foresta. È un monito chiaro: le nostre azioni locali hanno ripercussioni globali, e la salvaguardia delle foreste pluviali è una strategia non negoziabile per un futuro sostenibile.

Rivoluzione nel Riciclo degli Imballaggi in Italia: Alleanza Strategica tra Coripet e P.A.R.I.
2025-09-02
Questa iniziativa pionieristica in Italia segna un momento cruciale per l'industria degli imballaggi, introducendo una strategia integrata per il riciclo dei materiali plastici. Attraverso una collaborazione senza precedenti tra due consorzi di gestione degli imballaggi, si mira a espandere il ciclo di vita della plastica, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo pratiche industriali più responsabili. L'attenzione si sposta non solo sulla raccolta e il riutilizzo delle bottiglie, ma anche sul recupero del film plastico, offrendo un modello completo di economia circolare.

Un Futuro Circolare: L'Innovazione del Riciclo degli Imballaggi Plstici

Un'Alleanza Senza Precedenti per il Riciclo Completo dei Materiali

Per la prima volta nel panorama italiano, due entità autonome operanti nella gestione degli imballaggi hanno siglato una partnership strategica. L'obiettivo è fornire alle aziende del comparto delle bevande un servizio integrato di recupero, riutilizzo e riciclo che va oltre le comuni bottiglie in PET, estendendosi al film plastico impiegato per avvolgere i fardelli e coprire i pallet durante il trasporto. Questa sinergia rappresenta un passo significativo verso una gestione più olistica e sostenibile dei rifiuti plastici.

Integrazione Innovativa: Dalla Bottiglia al Film Plastico Riciclato

L'intesa sperimentale prevede che Coripet, il consorzio riconosciuto per la gestione e il riciclo del polietilene tereftalato (PET) destinato ai liquidi alimentari, indirizzi le proprie imprese consorziate verso l'impiego del film riciclato fornito da P.A.R.I. P.A.R.I., un sistema volontario specializzato nel recupero del film flessibile in polietilene a bassa densità (LDPE), si impegna a fornire film con una percentuale minima del 50% di plastica riciclata post-consumo, con la possibilità di raggiungere il 90%, garantendo il riciclo di almeno il 60% degli imballaggi immessi sul mercato. Questo processo innovativo chiude il cerchio per un riciclo più efficiente e completo.

L'Impulso alla Responsabilità Estesa del Produttore

Questa collaborazione è un risultato diretto della volontà di dare nuova linfa al principio della Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), un concetto introdotto a livello europeo e recepito dalla legislazione italiana. L'EPR attribuisce alle aziende la facoltà e l'onere di gestire autonomamente la fase finale del ciclo di vita degli imballaggi che immettono sul mercato, anche tramite soluzioni alternative rispetto ai consorzi di filiera tradizionali. L'accordo tra Coripet e P.A.R.I. incarna perfettamente questo principio, offrendo un esempio concreto di gestione autonoma e responsabile.

L'Estensione della Filiera Circolare: Dalla Produzione al Recupero

La fase sperimentale consentirà di integrare la consolidata filiera 'bottle-to-bottle' di Coripet, che già garantisce l'utilizzo del 25% di PET riciclato (Rpet) nelle bottiglie dei propri associati, con le capacità di P.A.R.I. Questa sinergia valorizzerà anche il film utilizzato per i fardelli e le coperture dei pallet, creando un sistema completo per la gestione dell'intero processo di confezionamento in plastica, dal primario al terziario. Nel 2024, Coripet ha già raccolto oltre 165.000 tonnellate di bottiglie PET, rappresentando più della metà del consumo nazionale, dimostrando l'efficacia del loro operato.

Voci dell'Industria: Impegno per l'Economia Circolare

Michele Petrone, responsabile di P.A.R.I. e amministratore delegato di Aliplast (società del Gruppo Hera), ha sottolineato come l'accordo con Coripet permetta di estendere i principi dell'economia circolare anche agli imballaggi secondari e terziari, promuovendo l'integrazione verticale della filiera e la rigenerazione potenzialmente infinita di bottiglie e film. Corrado Dentis, presidente di Coripet, ha evidenziato che questa iniziativa rappresenta un passo concreto verso le direttive europee, dalle normative sulla plastica monouso (SUP) al nuovo Regolamento sugli imballaggi (PPWR) approvato a gennaio, ribadendo l'impegno del consorzio nel promuovere soluzioni operative scalabili e conformi agli obiettivi comunitari di riciclo e sostenibilità.

Monitoraggio e Replicabilità: La Prospettiva Futura

La fase sperimentale di questa collaborazione, valida fino al 31 dicembre 2028, prevede un'attenta supervisione delle performance ambientali, tecniche e industriali. L'obiettivo primario di questo monitoraggio continuo è duplice: da un lato, valutare la possibilità di rinnovare e consolidare l'accordo tra Coripet e P.A.R.I.; dall'altro, identificare e definire un modello operativo che possa essere replicato con successo in altri settori produttivi, ampliando così l'impatto positivo dell'economia circolare su scala più ampia.

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Milano, Riapre la Ricicleria Temporanea di Via Ripamonti per un Corretto Smaltimento dei Rifiuti
2025-09-02

Questa notizia evidenzia un passo importante verso la gestione più efficiente e responsabile dei rifiuti nella città di Milano. L'iniziativa della ricicleria temporanea, gestita da Amsa, si inserisce in un quadro più ampio di servizi volti a promuovere il corretto smaltimento e il riciclo dei materiali. L'obiettivo è duplice: da un lato, offrire ai cittadini soluzioni pratiche per disfarsi di oggetti voluminosi o speciali; dall'altro, ridurre l'impatto ambientale derivante dall'abbandono indiscriminato di rifiuti e incentivare pratiche virtuose di economia circolare. La riapertura di questo punto di raccolta rappresenta un'opportunità significativa per la comunità, sottolineando l'importanza della collaborazione tra enti pubblici e cittadini per un ambiente più pulito e sostenibile.

Dettagli sull'Operatività della Ricicleria Temporanea e i Servizi Correlati a Milano

A partire da venerdì 6 settembre 2025, la ricicleria temporanea, situata strategicamente nelle immediate vicinanze del capolinea del tram 24 nella vivace via Ripamonti a Milano, riprenderà le sue operazioni. Questa struttura, gestita con perizia dall'Amsa, l'azienda milanese servizi ambientali, sarà accessibile al pubblico durante i fine settimana, con orari continuati che vanno dalle 9:00 del mattino alle 17:00 del pomeriggio, sia il sabato che la domenica.

Questo servizio essenziale è stato concepito per offrire ai residenti un canale agevole e corretto per il conferimento di una varietà di materiali, tra cui rifiuti ingombranti di grandi dimensioni, scarti in ferro e legno, e in particolare, i piccoli apparecchi elettrici ed elettronici (RAEE). L'iniziativa si integra perfettamente con la rete esistente di riciclerie permanenti sparse sul territorio cittadino, come quelle di via Olgettina, via Corelli, via Pedroni e via Riccardo Lombardi, le quali mantengono un orario di apertura esteso dal lunedì al sabato, dalle 8:00 alle 20:00, e la domenica dalle 8:00 alle 19:00.

Oltre a questi punti di raccolta fisici, Amsa continua a mettere a disposizione dei cittadini un prezioso servizio gratuito di ritiro a domicilio per i rifiuti ingombranti. Questo può essere comodamente prenotato tramite il sito web ufficiale di Amsa o attraverso l'applicazione mobile “PULIamo”, disponibile per smartphone e tablet. L'azienda rinnova l'invito a tutti i cittadini a fare uso di questi canali ufficiali per smaltire i propri materiali in modo responsabile, contribuendo così a diminuire drasticamente i conferimenti impropri e illegali sul suolo pubblico, preservando la pulizia e il decoro della città.

L'Importanza della Partecipazione Cittadina nella Gestione dei Rifiuti

Da una prospettiva giornalistica e civica, la riattivazione e il mantenimento di servizi come la ricicleria temporanea in via Ripamonti sottolineano l'importanza cruciale della partecipazione attiva dei cittadini nella gestione ambientale urbana. Non è sufficiente che le istituzioni predispongano le infrastrutture; è fondamentale che i residenti ne comprendano il valore e ne facciano un uso consapevole. Questo tipo di iniziative non solo facilita il riciclo e il riuso di materiali, ma infonde anche un senso di responsabilità collettiva per l'ambiente in cui viviamo. Il successo di tali programmi dipende in larga misura dalla volontà individuale di aderire alle pratiche di smaltimento corretto, trasformando la gestione dei rifiuti da un semplice compito burocratico in un atto concreto di cittadinanza attiva e sostenibile. Solo attraverso questa sinergia tra offerta di servizi e domanda consapevole potremo costruire città più pulite, efficienti e vivibili per tutti.

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