Le sostanze perfluoroalchiliche, comunemente note come PFAS, sono composti ubiquitari, presenti in svariati prodotti che vanno dall'abbigliamento tecnico agli imballaggi alimentari. Questi "prodotti chimici persistenti" si distinguono per la loro eccezionale resistenza all'acqua, ai grassi e allo sporco, ma anche per la loro persistenza nell'ambiente e nel corpo umano. La loro onnipresenza solleva legittime preoccupazioni riguardo all'esposizione quotidiana, in particolare con l'uso di oggetti in cucina come la carta da forno o i tappetini in silicone, utilizzati per la preparazione dei cibi. Studi scientifici hanno evidenziato un legame tra l'esposizione a specifiche tipologie di PFAS e problematiche sanitarie, inclusi disturbi tiroidei, diabete, obesità e ridotto peso alla nascita nei neonati, rendendo la comprensione della loro presenza e dei loro effetti un tema di fondamentale importanza.
Una domanda ricorrente riguarda la composizione della carta da forno e l'eventuale presenza di PFAS, data la sua capacità di resistere a grassi e umidità. Per dissipare ogni incertezza, la rivista tedesca Öko-Test ha interpellato Manuel Fernández, figura di spicco nella politica delle sostanze chimiche presso la Federazione Tedesca per l’Ambiente e la Tutela della Natura (BUND). Secondo le sue dichiarazioni, in Europa, e di conseguenza anche in Italia, la carta da forno reperibile sul mercato non presenta concentrazioni significative di PFAS. Il suo rivestimento antiaderente è generalmente ottenuto tramite l'applicazione di silicone. Tuttavia, è importante notare che il silicone, pur non essendo un PFAS, non è biodegradabile e il suo processo produttivo è energivoro, sollevando altre questioni ambientali.
La crescente attenzione verso la sostenibilità ha spinto molti a optare per tappetini da forno riutilizzabili. Tuttavia, è cruciale essere consapevoli che alcuni di questi prodotti possono essere fabbricati con PTFE, comunemente noto come Teflon, che appartiene alla famiglia dei PFAS. A temperature elevate, o in caso di danneggiamento o utilizzo improprio, questi materiali possono rilasciare composti tossici. Una precedente indagine di Öko-Test del 2021 aveva già rivelato la presenza di PFOA, un PFAS vietato nell'Unione Europea, in un tappetino in Teflon, con livelli superiori ai limiti consentiti. Pertanto, la prudenza è d'obbligo: è consigliabile scegliere prodotti certificati e evitare l'esposizione a temperature eccessive.
L'esperto rassicura sul fatto che, in condizioni di uso normale e con prodotti di qualità certificata, il rischio associato a carta da forno e tappetini in silicone è minimo. Non vi è dunque ragione di allarmarsi eccessivamente per l'impiego quotidiano di tali materiali. Tuttavia, la soluzione più sicura e rispettosa dell'ambiente per la cottura al forno rimane quella tradizionale: ungere la teglia con un olio vegetale (o burro/margarina adatti alle alte temperature) e cospargerla leggermente con farina o pangrattato. Questo metodo, oltre a essere semplice ed economico, è completamente privo di sostanze potenzialmente nocive e si adatta a qualsiasi tipo di forno, rappresentando l'opzione più virtuosa per la salute e il pianeta.
L'abitudine di ascoltare racconti sta diventando un pilastro nella routine di molti individui in Italia. Che si tratti di un viaggio, del tragitto giornaliero verso il lavoro o durante le faccende domestiche, gli audiolibri stanno rivoluzionando il concetto di "lettura". Nel 2025, si stima che ben 11,4 milioni di persone scelgano di immergersi nei libri attraverso l'udito, registrando un incremento di 300mila utenti rispetto all'anno precedente. Questa escalation evidenzia una nuova forma di accesso ai contenuti narrativi, più adattabile e in sintonia con i ritmi della vita contemporanea.
Con la vasta gamma di applicazioni disponibili, la scelta può risultare complessa. Per orientare gli utenti, Altroconsumo ha condotto un'analisi approfondita delle principali app dedicate agli audiolibri, individuando diverse soluzioni per ogni profilo di ascoltatore. Tra le proposte spiccano: Audible, la piattaforma di Amazon, rinomata per il suo imponente catalogo e funzionalità avanzate; Google Play Libri, che consente l'acquisto di singoli titoli senza necessità di abbonamento; Kobo Books, che offre piani sia per audiolibri che per ebook; Rai Play Sound, l'unica opzione completamente gratuita con contenuti selezionati; Spotify, che pur non avendo una sezione dedicata agli audiolibri in Italia, include alcuni titoli come podcast; e Storytel, un'applicazione completa con un vasto assortimento e filtri di ricerca avanzati.
La decisione sulla migliore applicazione per audiolibri è fortemente influenzata dalle preferenze personali e dal tipo di utilizzo. Gli appassionati di best-seller e coloro che desiderano rimanere aggiornati sulle ultime uscite troveranno in Audible e Storytel opzioni particolarmente valide. Per le famiglie e i bambini, Rai Play Sound si presenta come una scelta eccellente, grazie alla sua gratuità e ai contenuti adatti a tutte le età. Chi preferisce acquisire titoli specifici senza sottoscrivere abbonamenti potrebbe orientarsi verso Google Play Libri o Kobo Books. Sebbene Spotify offra un'esperienza più limitata in Italia al momento, il suo potenziale di sviluppo futuro la rende interessante.
La valutazione di Altroconsumo si fonda su un'indagine che ha coinvolto un migliaio di utenti della comunità ACmakers, di cui la maggior parte fruisce di audiolibri tramite smartphone. L'analisi ha esplorato aspetti cruciali quali l'ampiezza del catalogo, l'intuitività dell'interfaccia, la possibilità di scaricare contenuti per l'ascolto offline e, elemento fondamentale, la qualità della voce narrante. È emerso che quest'ultimo fattore è spesso decisivo, con molti utenti che interrompono l'ascolto a causa di voci sgradevoli o artificiali. Nonostante l'avanzamento dell'intelligenza artificiale nella generazione vocale, la preferenza per una narrazione umana e coinvolgente rimane predominante tra gli ascoltatori. L'indagine ha inoltre rivelato che, sebbene l'uso quotidiano degli audiolibri sia ancora una nicchia, la maggior parte degli utenti li ascolta almeno una volta a settimana, spesso la sera, integrando questa pratica nella loro routine di relax pre-sonno, analogamente alla lettura di un libro tradizionale.
Il quinto appuntamento del podcast \"In Bocca al Lupo\", una produzione GreenMe, porta in primo piano un tema di stringente attualità: l'importanza cruciale di un intervento immediato per le donne che cercano di sfuggire alla violenza. Questa puntata, intitolata \"Chi protegge chi?\", mette in luce la necessità di risposte rapide e concrete, come sottolineato dalla criminologa Gabriella Salvatore dell'Associazione Salvamamme, la quale afferma con forza che l'aiuto deve essere fornito \"in quel momento\", senza esitazioni. Insieme a Laura De Dilectis di DonneXStrada e VIOLA walkhome, si discute del ruolo fondamentale delle associazioni nel superare le barriere burocratiche e garantire la sicurezza, evidenziando come la violenza di genere non conosca confini economici o sociali, ma possa manifestarsi in ogni contesto familiare.
Il podcast esplora come il coraggio di chiedere aiuto da parte di una donna sia un momento delicato e pericoloso. È in tale frangente che la rapidità dell'intervento diventa vitale, poiché la violenza può intensificarsi proprio quando l'aggressore percepisce di perdere il controllo. La confusione e la manipolazione psicologica subite dalle vittime rendono la risposta professionale e immediata un faro guida per non retrocedere. A tal fine, diverse organizzazioni offrono supporto vitale: l'Associazione Salvamamme, con il progetto \"Valigia di Salvataggio\", fornisce beni essenziali per le prime 72 ore di fuga e agisce come ponte tra la consapevolezza della vittima e i centri antiviolenza, offrendo supporto burocratico e psicologico. Parallelamente, l'Associazione Donne per strada / Viola, attraverso i \"Punti Viola\" e l'applicazione \"Viola\", crea una rete di accoglienza e deterrenza, coinvolgendo attività commerciali e volontari per un supporto immediato e una raccolta prove digitali, sebbene per i casi più gravi il riferimento resti sempre il numero di emergenza 112.
La collaborazione tra istituzioni e associazioni è fondamentale per una protezione efficace. Sebbene il numero nazionale 1522 sia un pilastro per le vittime, entità come Salvamamme e Donne per strada intervengono per colmare le lacune, garantendo che nessuna richiesta d'aiuto resti inascoltata. Il messaggio è chiaro: per salvare una donna, è necessaria la mobilitazione di un'intera comunità, un impegno collettivo che agisca prontamente contro la minaccia dei femminicidi, costruendo una società più sicura e solidale per tutti.