Una recente ricerca, le cui scoperte sono state illustrate sulla rivista Nature, presenta un'inedita categoria di apparecchi volanti che impiegano la fotoforesi. Questo fenomeno, in cui la luce riscalda particelle sospese nell'aria generando una forza, permette ai dispositivi di mantenersi a quote elevate senza la necessità di carburante tradizionale. Benjamin Schafer e i suoi collaboratori, responsabili di questa innovazione, prefigurano una radicale trasformazione nel monitoraggio del clima terrestre e nell'esplorazione di Marte, grazie a una notevole riduzione di volume, peso e consumo energetico rispetto ai veicoli spaziali e alle sonde finora utilizzati.
La fotoforesi, fenomeno noto sin dal XIX secolo, descrive il movimento di particelle immerse in un gas o liquido sotto l'effetto del riscaldamento luminoso. Nelle regioni più elevate dell'atmosfera terrestre, dove l'aria è estremamente rarefatta, le forze fotoforetiche possono generare una spinta sufficiente a mantenere in volo oggetti di piccole dimensioni. Fino ad oggi, la ricerca si era focalizzata principalmente su materiali di estrema leggerezza e piccolezza, limitando l'applicazione di questo principio a dispositivi di grandezza pratica. La nuova ricerca ha superato queste limitazioni, aprendo la strada a sviluppi concreti.
Il gruppo di ricerca ha concepito e realizzato una struttura volante inedita, composta da due membrane sottili, perforate e unite da supporti verticali minuti. Attraverso simulazioni computerizzate ed esperimenti di laboratorio, hanno sviluppato un disco di un centimetro di diametro in grado di levitare grazie alla luce solare a elevate altitudini. Un modello più grande, di tre centimetri, potrebbe sostenere un carico utile di dieci milligrammi, sufficienti per un sistema di comunicazione compatto con antenna radiofrequenza, cella solare e circuiti integrati, operante a 75 chilometri di altezza durante il giorno.
Il potenziale di questi dispositivi si estende ben oltre la Terra. Considerando i costi elevati del trasporto spaziale verso Marte, che superano i 100.000 dollari per chilogrammo, l'adozione di dispositivi basati sulla fotoforesi potrebbe ridurre drasticamente le dimensioni e i costi in confronto ai satelliti marziani convenzionali. Tali dispositivi sarebbero in grado di svolgere funzioni di rilevamento e comunicazione con requisiti di spazio, peso e energia significativamente inferiori, aprendo la strada a missioni su Marte più accessibili e produttive.
Nonostante le promettenti applicazioni, esistono ancora ostacoli tecnici da superare. I dispositivi devono possedere la robustezza necessaria per affrontare le sollecitazioni del trasporto, del dispiegamento e del volo. È inoltre fondamentale migliorare la capacità di mantenere l'orientamento in volo e di assicurare una comunicazione a lunga distanza, poiché il recupero dei dispositivi non è fattibile. Le proiezioni future includono l'integrazione di sistemi di navigazione, l'aumento della capacità di carico utile e l'estensione della durata operativa, con la possibilità di espandere le missioni su vasta scala. Questa innovativa visione di volo senza propellente segna un progresso significativo verso un futuro più sostenibile e accessibile sia per l'esplorazione spaziale che per il monitoraggio ambientale.
Le forze di soccorso marittimo, coordinate dal Centro Secondario di Soccorso Marittimo (MRSC) di Palermo, sono incessantemente all'opera. L'allarme è stato lanciato da un elicottero della Guardia di Finanza, che ha individuato un'imbarcazione rovesciata a circa 14 miglia nautiche a sud di Lampedusa, all'interno dell'area SAR italiana. A bordo dell'imbarcazione, e nelle acque circostanti, sono stati avvistati migranti in difficoltà e, purtroppo, anche corpi senza vita. La risposta immediata ha visto l'impiego di diverse unità navali: due motovedette della Guardia Costiera (CP 324 e CP 327), due della Guardia di Finanza e una di Frontex. Le operazioni sono supportate anche dall'alto, con un elicottero e un aereo della Guardia Costiera, oltre a un velivolo di Frontex, che sorvegliano l'area per individuare eventuali altri sopravvissuti o vittime.
Le prime informazioni che emergono dalla scena delineano un quadro di grande sofferenza. Al momento, si contano 60 persone tratte in salvo, che sono state sbarcate a Lampedusa dove ricevono le prime cure e assistenza. Tuttavia, la tragedia è segnata da un bilancio provvisorio di almeno 26 vittime accertate. Le operazioni di recupero e identificazione sono ancora in corso, e le autorità non escludono che il numero delle vittime possa purtroppo aumentare. Le testimonianze dei sopravvissuti, raccolte dalle squadre di soccorso, stanno fornendo dettagli cruciali sulle dinamiche del naufragio. Sembra che le due imbarcazioni fossero salpate da Tripoli nelle prime ore della giornata. Una delle due avrebbe iniziato a imbarcare acqua, costringendo i migranti a un disperato trasferimento sull'altra imbarcazione, che purtroppo, non ha retto al peso e alle condizioni del mare, capovolgendosi e trasformando un viaggio di speranza in una catastrofe.
Il panorama meteorologico attuale in Europa è delineato da un anticiclone che si posiziona prevalentemente a ovest della penisola italiana, estendendosi con maggiore influenza su Spagna e Francia meridionale. Contemporaneamente, una seconda area di alta pressione di origine azzorriana interessa il Regno Unito. Queste due strutture di alta pressione, unendosi, creano un robusto blocco atlantico che facilita il movimento di correnti d'aria più fredda dalla Scandinavia verso l'Europa orientale. Una porzione di queste masse d'aria si dirige anche verso il bacino del Mediterraneo, dando origine a una debole area di bassa pressione, più marcata in quota che al livello del suolo, localizzata tra l'Italia meridionale e la Grecia.
Gli effetti di questa configurazione atmosferica sull'Italia si traducono in una moderata diminuzione delle temperature rispetto ai giorni precedenti, rendendo il clima più gradevole in molte regioni. Si prevede lo sviluppo di rovesci temporaleschi nel pomeriggio, che localmente potranno essere intensi, in particolare nelle zone interne del Centro-Sud e in prossimità dei sistemi montuosi. Le rilevazioni delle temperature massime in diverse città italiane mostrano valori elevati: Firenze ha toccato i +40°C, Benevento +39°C, mentre Roma e Guidonia hanno registrato +38°C. Molte altre città, tra cui Aosta, Ferrara, Napoli, Perugia e Pisa, hanno raggiunto i +37°C. Anche al nord, città come Bologna, Torino e Genova hanno registrato temperature intorno ai +36°C, evidenziando un quadro di caldo diffuso seppur in lieve attenuazione.
In questo scenario, è fondamentale monitorare con attenzione l'evoluzione delle condizioni meteorologiche. La variabilità termica e la possibilità di fenomeni temporaleschi localizzati richiedono una costante vigilanza e consapevolezza da parte dei cittadini. Comprendere le dinamiche atmosferiche e le loro ripercussioni sul clima non è solo una questione di curiosità, ma un elemento cruciale per la sicurezza e il benessere della comunità. La scienza meteorologica, con le sue previsioni sempre più precise, ci offre gli strumenti per adattarci e rispondere in modo proattivo alle sfide poste dagli eventi naturali, promuovendo una cultura della prevenzione e del rispetto per l'ambiente.