In una drammatica escalation della crisi sanitaria che ha colpito l'Argentina, il numero di decessi attribuibili al fentanyl di grado medicinale contaminato ha raggiunto la preoccupante cifra di 96, come confermato dalle autorit\u00e0 sanitarie e giudiziarie del Paese. Nonostante questo bilancio gi\u00e0 elevato, le stesse fonti avvertono che il numero reale delle vittime potrebbe essere ancora pi\u00f9 alto, con ulteriori casi non ancora registrati ufficialmente. Tutte le persone decedute avevano assunto dosi del farmaco che \u00e8 stato successivamente accertato essere adulterato con agenti batterici estremamente pericolosi, tra cui il Ralstonia pickettii e il Klebsiella pneumoniae. In risposta a questa emergenza, le autorit\u00e0 hanno proceduto al sequestro di oltre 100.000 fiale appartenenti al lotto compromesso, prodotto dal laboratorio Hlb Pharma, provvedendo al loro immediato ritiro da tutte le strutture ospedaliere del Paese.
Le indagini sono attualmente in corso e si concentrano su un'accurata ricostruzione della catena delle responsabilit\u00e0, cercando di identificare eventuali altre vittime che non sono ancora state segnalate. Questo grave episodio ha innescato un acceso dibattito pubblico e politico sull'efficacia dell'operato dell'Agenzia Nazionale dei Medicinali, degli Alimenti e della Tecnologia Medica (Anmat) e ha messo sotto stretta osservazione il governo in carica, chiamato ora a fornire spiegazioni dettagliate in parlamento. La commissione Salute della Camera ha gi\u00e0 approvato una richiesta di interrogazione parlamentare. L'obiettivo \u00e8 fare piena luce sulle responsabilit\u00e0 individuali e istituzionali, verificare la conformit\u00e0 e la regolarit\u00e0 delle pratiche di fabbricazione del farmaco, oltre a valutare l'efficacia delle misure adottate per il ritiro dei lotti contaminati e la gestione complessiva di questa crisi sanitaria di vasta portata.
Il 13 agosto 2025, alle ore 20:39 locali, un terremoto di magnitudo 4.7 ha scosso le Isole del Dodecaneso, un arcipelago greco situato nel Mar Egeo. L'epicentro di questa scossa è stato individuato con precisione a 51 chilometri a sud della località di Kéfalos, sull'isola di Kos. La posizione geografica esatta del sisma, in una regione nota per la sua attività tettonica, suggerisce una costante dinamicità geologica nell'area.
Un aspetto cruciale di questo evento è stata la profondità dell'ipocentro, stimata a 109,7 chilometri. Questa profondità insolita ha giocato un ruolo fondamentale nel mitigare l'intensità della scossa avvertita in superficie. Generalmente, sismi più profondi tendono a dissipare l'energia in un volume maggiore di roccia prima di raggiungere la superficie, riducendo così la loro forza percepita e i potenziali danni. Le informazioni raccolte dai servizi sismologici hanno confermato che la profondità ha notevolmente attenuato l'impatto, trasformando una scossa altrimenti significativa in un evento meno preoccupante per gli abitanti e le strutture.
Le acque antistanti Lido Adriano, in provincia di Ravenna, sono teatro di una complessa e serrata operazione di ricerca: un subacqueo di cinquant'anni, parte di un gruppo di appassionati, non è riemerso dopo un'immersione esplorativa nelle vicinanze del celebre relitto della piattaforma del Paguro. L'allarme è stato lanciato prontamente dai suoi compagni di immersione, innescando una vasta mobilitazione delle forze di soccorso marittimo e aereo. L'impegno congiunto di diverse unità specializzate sottolinea la gravità della situazione e la determinazione nel localizzare l'uomo.
Nella mattinata, al largo della suggestiva costa di Lido Adriano, un episodio di grande apprensione ha scosso la comunità: un subacqueo di cinquant'anni, impegnato in un'immersione ricreativa presso l'area del relitto della piattaforma del Paguro, non ha fatto ritorno in superficie, mettendo in allarme i suoi compagni di avventura. La risposta è stata immediata e decisiva. Le manovre di ricerca sono state prontamente coordinate dalla Guardia Costiera regionale di Ravenna, che ha dispiegato un'impressionante rete di mezzi e personale. Dalle vicine basi di Cesenatico e Rimini, unità navali veloci hanno solcato le onde, mentre gli elicotteri dell'Aeronautica Militare e dei Vigili del Fuoco hanno sorvolato incessantemente l'area, offrendo una prospettiva aerea essenziale. Contemporaneamente, squadre specializzate di sommozzatori, provenienti sia dai Vigili del Fuoco che dalla Guardia di Finanza, si sono immerse nelle profondità marine. Con meticolosa attenzione, stanno scandagliando ogni sezione interna del relitto, un labirinto sottomarino che richiede estrema perizia e cautela. Le condizioni meteorologiche e marine, seppur non proibitive, aggiungono un ulteriore livello di complessità a queste delicate e urgenti operazioni.
Questo incidente ci rammenta l'importanza cruciale della sicurezza nelle attività subacquee e l'imprevedibilità del mare, anche per i più esperti. Sottolinea inoltre l'eroismo e la dedizione incessante delle squadre di soccorso, pronte a intervenire con rapidità ed efficacia in situazioni di emergenza. La speranza è che la professionalità e l'impegno profuso possano portare a un esito positivo, riconsegnando l'uomo all'affetto dei suoi cari.