Mari e Coste Italiane: Un Anno Catastrofico con un'Impennata di Reati Ambientali

Preservare le Nostre Coste: Un Imperativo per il Futuro Marittimo Italiano
Un Anno Critico per i Litorali Italiani: L'Allarmante Crescita delle Violazioni
Il 2024 si è distinto come un periodo estremamente difficile per le acque e le fasce costiere italiane. I dati raccolti da Legambiente nel suo rapporto annuale “Mare Monstrum 2025” rivelano un incremento preoccupante delle attività illecite, con un superamento della soglia dei 25.000 reati accertati dalle forze dell'ordine e dalla Guardia Costiera, segnando un aumento del 9,2% rispetto all'anno precedente. Questa escalation ha portato il numero totale di infrazioni a quasi 70.000, traducendosi in una media di una violazione ogni 105 metri di costa.
Geografie del Crimine: Le Regioni Più Colpite dagli Illeciti
La distribuzione geografica delle violazioni mostra una concentrazione allarmante nelle regioni del Sud Italia, che ospitano circa la metà di tutti gli illeciti registrati. La Campania si posiziona in testa alla classifica nazionale con 4.208 reati, seguita da vicino dalla Sicilia con 3.155 e dalla Puglia con 2.867. Questa concentrazione sottolinea la necessità di interventi mirati e potenziati nelle aree maggiormente compromesse.
La Natura delle Violazioni: Dalla Speculazione Edilizia all'Inquinamento
Analizzando le tipologie di reato, emerge una chiara predominanza dell'edilizia abusiva e delle attività legate al ciclo illegale del cemento, che costituiscono il 41,2% del totale. L'inquinamento rappresenta un'altra grave minaccia, con 7.925 casi (+24,4%), seguito dalla pesca non regolamentata (4.553 violazioni) e dalle infrazioni al Codice della Navigazione (2.253). Questi dati evidenziano la complessità del problema e la varietà delle pressioni a cui sono sottoposti i nostri ecosistemi marini.
Appello all'Azione: Le Proposte di Legambiente per la Tutela del Mare
Di fronte a questo scenario critico, Legambiente lancia un forte appello per il rafforzamento della protezione ambientale e l'intensificazione dell'operato delle istituzioni. L'associazione propone dieci priorità strategiche, tra cui il ripristino dell'articolo 10-bis della legge 120/2020 per combattere l'abusivismo edilizio, il miglioramento dei sistemi di depurazione delle acque e l'adozione di misure più incisive per contrastare la pesca illegale. Queste proposte mirano a invertire la tendenza e a garantire un futuro più sostenibile per le coste e i mari italiani.