Pericolo Carabella Portoghese: Nuovi Avvistamenti nei Mari Italiani e Misure di Sicurezza




Il surriscaldamento globale sta alterando gli ecosistemi marini, favorendo la comparsa nel Mediterraneo di specie solitamente confinate in altre aree geografiche. Tra queste, la Carabella Portoghese (Physalia physalis), un organismo che, pur assomigliando a una medusa, è in realtà un sifonoforo, ovvero una colonia di individui interdipendenti. Caratterizzata da una sacca galleggiante ricca di gas e tentacoli che possono estendersi fino a 30 metri, questa creatura possiede cellule urticanti capaci di rilasciare un veleno molto potente. Questo fenomeno, sebbene non del tutto inedito, sta diventando più frequente, con avvistamenti sempre più numerosi lungo le coste europee e italiane, inclusi il Sud Italia e le isole maggiori, come lo Stretto di Messina e le coste catanesi, e in passato anche il Mar Ligure, evidenziando una preoccupante modifica della biodiversità marina.
Il contatto con i tentacoli della Carabella Portoghese può provocare reazioni immediate e intense, quali forte dolore, eritemi, vesciche e lesioni simili a ustioni. Sebbene nella maggior parte dei casi i sintomi tendano a regredire spontaneamente, è essenziale essere consapevoli delle possibili complicanze, che possono includere shock anafilattico, febbre alta e problemi cardiaci o respiratori. In presenza di sintomi gravi o persistenti, è cruciale consultare immediatamente un medico. Nel caso malaugurato di un contatto, la priorità è uscire immediatamente dall'acqua e, contrariamente a credenze popolari, evitare rimedi casalinghi come l'acqua dolce o l'ammoniaca, che potrebbero aggravare la situazione. La procedura raccomandata consiste nell'immersione della zona colpita in acqua calda a circa 45°C per circa venti minuti, per aiutare a disattivare la tossina. Successivamente, è indispensabile rivolgersi a personale sanitario e allertare le autorità competenti per la sicurezza della zona.
La crescente presenza della Carabella Portoghese nei nostri mari ci sollecita a riflettere sull'impatto del cambiamento climatico e sull'importanza di un approccio responsabile e informato alla natura. Comprendere e rispettare l'ambiente marino, prestando attenzione alle segnalazioni e adottando comportamenti prudenti, ci permette di coesistere con le nuove sfide poste dalla natura. La solidarietà e la condivisione delle informazioni sono fondamentali per la sicurezza di tutti e per la salvaguardia degli ecosistemi. Solo attraverso la conoscenza e la prevenzione possiamo affrontare questi fenomeni e continuare a godere delle meraviglie del mare, promuovendo al contempo un futuro più sostenibile e consapevole per il nostro pianeta.