San Benedetto ritira gli spot "CO2 impatto ZERO" e modifica le etichette delle bottiglie





San Benedetto, noto marchio di acqua minerale, ha recentemente modificato le proprie comunicazioni commerciali, inclusi spot televisivi, packaging e sito web, eliminando la controversa dicitura 'CO2 impatto ZERO'. Questa decisione giunge a seguito di un'azione intrapresa dall'Antitrust, sollecitata da una segnalazione de Il Fatto Alimentare circa 300 giorni fa. La procedura ha portato all'eliminazione di affermazioni ambientali ingannevoli, note come 'green claim', che suggerivano un impatto ambientale nullo o addirittura positivo nella produzione delle bottiglie Ecogreen. Questo rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e correttezza nella comunicazione ambientale da parte delle aziende.
La modifica è il risultato di un'intesa tra l'Antitrust e l'azienda, denominata tecnicamente 'moral suasion', che non implica un accertamento formale di scorrettezza. Questa metodologia è stata applicata per affrontare le asserzioni di impatto zero presenti nelle pubblicità e sulle etichette delle bottiglie di acqua minerale. L'Antitrust ha evidenziato come tali affermazioni fossero problematiche poiché, in realtà, ogni processo produttivo comporta un certo grado di impatto ambientale. La rimozione di questi 'green claim' si allinea con la direttiva europea sul greenwashing, che sottolinea l'importanza di una documentazione trasparente per le asserzioni ambientali, al fine di rassicurare i consumatori sulla loro validità.
Le precedenti comunicazioni di San Benedetto avevano creato la percezione che l'acqua minerale del marchio fosse più ecologica rispetto ad altre, influenzando così le decisioni di acquisto di milioni di consumatori. Tuttavia, la modifica di tali affermazioni non sarà immediatamente percepita da tutti, dato che solo una parte dei consumatori sarà a conoscenza delle nuove direttive. Sarebbe opportuno che le decisioni dell'Antitrust venissero amplificate attraverso campagne mediatiche a carico dell'azienda, per garantire che un numero maggiore di persone sia informato riguardo ai cambiamenti e possa fare scelte di consumo più consapevoli.
Questo episodio evidenzia la necessità per le aziende di adottare un approccio più responsabile nella comunicazione ambientale e per le autorità di vigilare affinché le pratiche di 'greenwashing' non inducano in errore i consumatori. La trasparenza e la veridicità delle informazioni fornite al pubblico sono fondamentali per costruire una fiducia duratura e per promuovere un consumo più sostenibile. Il percorso intrapreso da San Benedetto, seppur stimolato da un'azione esterna, rappresenta un precedente importante per il mercato, spingendo altre realtà a rivedere le proprie strategie di marketing sotto una lente di ingrandimento etica e ambientale.