Il 6 agosto 1945, la storia del mondo fu segnata da un evento di inaudita violenza: il lancio della bomba atomica su Hiroshima. Questo ordigno, soprannominato \"Little Boy\", liberato dal bombardiere Enola Gay, esplose a circa 600 metri dal suolo, distruggendo quasi il 70% della città. La temperatura al punto zero raggiunse i 7.000 °C, causando ustioni letali in un raggio di tre chilometri. L'esplosione generò una tempesta di fuoco che consumò rapidamente l'ossigeno, provocando la morte per soffocamento di migliaia di persone, oltre a quelle per crolli ed effetti diretti dell'onda d'urto. Le vittime immediate superarono le 80.000, salendo a circa 140.000 entro la fine del 1945 a causa delle radiazioni, che innescarono malattie come carcinomi tiroidei e leucemie negli anni successivi, un tragico esempio è la storia di Sadako Sasaki.
Tre giorni dopo, il 9 agosto, la città di Nagasaki fu colpita da un'altra bomba atomica, \"Fat Man\", che causò decine di migliaia di vittime, aggiungendo ulteriore orrore a una guerra già devastante. Questi attacchi nucleari furono impiegati dagli Stati Uniti per forzare la resa del Giappone e porre fine alla Seconda Guerra Mondiale. Un periodo buio della storia umana che ci rammenta la devastazione causata dalla guerra e il bisogno pressante di perseguire la pace.
È fondamentale ricordare questi eventi per evitare che tali tragedie si ripetano. I sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, conosciuti come \"hibakusha\", continuano a essere testimoni viventi e sostenitori instancabili dell'abolizione delle armi nucleari. La loro lotta per un mondo senza armi atomiche è un monito potente e un appello all'umanità a imparare dal passato per costruire un futuro di pace e comprensione. La memoria di Hiroshima e Nagasaki deve spronarci a promuovere sempre la diplomazia e il dialogo, ripudiando ogni forma di violenza e distruzione, affinché la dignità umana e la vita siano sempre al centro delle nostre azioni.
Le sostanze perfluoroalchiliche, comunemente note come PFAS, sono composti ubiquitari, presenti in svariati prodotti che vanno dall'abbigliamento tecnico agli imballaggi alimentari. Questi "prodotti chimici persistenti" si distinguono per la loro eccezionale resistenza all'acqua, ai grassi e allo sporco, ma anche per la loro persistenza nell'ambiente e nel corpo umano. La loro onnipresenza solleva legittime preoccupazioni riguardo all'esposizione quotidiana, in particolare con l'uso di oggetti in cucina come la carta da forno o i tappetini in silicone, utilizzati per la preparazione dei cibi. Studi scientifici hanno evidenziato un legame tra l'esposizione a specifiche tipologie di PFAS e problematiche sanitarie, inclusi disturbi tiroidei, diabete, obesità e ridotto peso alla nascita nei neonati, rendendo la comprensione della loro presenza e dei loro effetti un tema di fondamentale importanza.
Una domanda ricorrente riguarda la composizione della carta da forno e l'eventuale presenza di PFAS, data la sua capacità di resistere a grassi e umidità. Per dissipare ogni incertezza, la rivista tedesca Öko-Test ha interpellato Manuel Fernández, figura di spicco nella politica delle sostanze chimiche presso la Federazione Tedesca per l’Ambiente e la Tutela della Natura (BUND). Secondo le sue dichiarazioni, in Europa, e di conseguenza anche in Italia, la carta da forno reperibile sul mercato non presenta concentrazioni significative di PFAS. Il suo rivestimento antiaderente è generalmente ottenuto tramite l'applicazione di silicone. Tuttavia, è importante notare che il silicone, pur non essendo un PFAS, non è biodegradabile e il suo processo produttivo è energivoro, sollevando altre questioni ambientali.
La crescente attenzione verso la sostenibilità ha spinto molti a optare per tappetini da forno riutilizzabili. Tuttavia, è cruciale essere consapevoli che alcuni di questi prodotti possono essere fabbricati con PTFE, comunemente noto come Teflon, che appartiene alla famiglia dei PFAS. A temperature elevate, o in caso di danneggiamento o utilizzo improprio, questi materiali possono rilasciare composti tossici. Una precedente indagine di Öko-Test del 2021 aveva già rivelato la presenza di PFOA, un PFAS vietato nell'Unione Europea, in un tappetino in Teflon, con livelli superiori ai limiti consentiti. Pertanto, la prudenza è d'obbligo: è consigliabile scegliere prodotti certificati e evitare l'esposizione a temperature eccessive.
L'esperto rassicura sul fatto che, in condizioni di uso normale e con prodotti di qualità certificata, il rischio associato a carta da forno e tappetini in silicone è minimo. Non vi è dunque ragione di allarmarsi eccessivamente per l'impiego quotidiano di tali materiali. Tuttavia, la soluzione più sicura e rispettosa dell'ambiente per la cottura al forno rimane quella tradizionale: ungere la teglia con un olio vegetale (o burro/margarina adatti alle alte temperature) e cospargerla leggermente con farina o pangrattato. Questo metodo, oltre a essere semplice ed economico, è completamente privo di sostanze potenzialmente nocive e si adatta a qualsiasi tipo di forno, rappresentando l'opzione più virtuosa per la salute e il pianeta.
L'abitudine di ascoltare racconti sta diventando un pilastro nella routine di molti individui in Italia. Che si tratti di un viaggio, del tragitto giornaliero verso il lavoro o durante le faccende domestiche, gli audiolibri stanno rivoluzionando il concetto di "lettura". Nel 2025, si stima che ben 11,4 milioni di persone scelgano di immergersi nei libri attraverso l'udito, registrando un incremento di 300mila utenti rispetto all'anno precedente. Questa escalation evidenzia una nuova forma di accesso ai contenuti narrativi, più adattabile e in sintonia con i ritmi della vita contemporanea.
Con la vasta gamma di applicazioni disponibili, la scelta può risultare complessa. Per orientare gli utenti, Altroconsumo ha condotto un'analisi approfondita delle principali app dedicate agli audiolibri, individuando diverse soluzioni per ogni profilo di ascoltatore. Tra le proposte spiccano: Audible, la piattaforma di Amazon, rinomata per il suo imponente catalogo e funzionalità avanzate; Google Play Libri, che consente l'acquisto di singoli titoli senza necessità di abbonamento; Kobo Books, che offre piani sia per audiolibri che per ebook; Rai Play Sound, l'unica opzione completamente gratuita con contenuti selezionati; Spotify, che pur non avendo una sezione dedicata agli audiolibri in Italia, include alcuni titoli come podcast; e Storytel, un'applicazione completa con un vasto assortimento e filtri di ricerca avanzati.
La decisione sulla migliore applicazione per audiolibri è fortemente influenzata dalle preferenze personali e dal tipo di utilizzo. Gli appassionati di best-seller e coloro che desiderano rimanere aggiornati sulle ultime uscite troveranno in Audible e Storytel opzioni particolarmente valide. Per le famiglie e i bambini, Rai Play Sound si presenta come una scelta eccellente, grazie alla sua gratuità e ai contenuti adatti a tutte le età. Chi preferisce acquisire titoli specifici senza sottoscrivere abbonamenti potrebbe orientarsi verso Google Play Libri o Kobo Books. Sebbene Spotify offra un'esperienza più limitata in Italia al momento, il suo potenziale di sviluppo futuro la rende interessante.
La valutazione di Altroconsumo si fonda su un'indagine che ha coinvolto un migliaio di utenti della comunità ACmakers, di cui la maggior parte fruisce di audiolibri tramite smartphone. L'analisi ha esplorato aspetti cruciali quali l'ampiezza del catalogo, l'intuitività dell'interfaccia, la possibilità di scaricare contenuti per l'ascolto offline e, elemento fondamentale, la qualità della voce narrante. È emerso che quest'ultimo fattore è spesso decisivo, con molti utenti che interrompono l'ascolto a causa di voci sgradevoli o artificiali. Nonostante l'avanzamento dell'intelligenza artificiale nella generazione vocale, la preferenza per una narrazione umana e coinvolgente rimane predominante tra gli ascoltatori. L'indagine ha inoltre rivelato che, sebbene l'uso quotidiano degli audiolibri sia ancora una nicchia, la maggior parte degli utenti li ascolta almeno una volta a settimana, spesso la sera, integrando questa pratica nella loro routine di relax pre-sonno, analogamente alla lettura di un libro tradizionale.