Nessuno Spreco: Il Destino Delle Lunch Box Avanzate dal Giubileo dei Giovani

In seguito al recente Giubileo dei Giovani, un evento che ha radunato un considerevole numero di partecipanti, si è diffusa una certa apprensione in merito all'eventuale spreco di derrate alimentari. Molte immagini circolate online mostravano lunch box apparentemente intatte e abbandonate, scatenando un dibattito sull'impatto ambientale di tali manifestazioni. Tuttavia, è fondamentale sottolineare come la realtà sia ben diversa da quanto inizialmente percepito. Una gestione oculata e tempestiva ha permesso di recuperare una parte significativa del cibo non consumato, reindirizzandolo verso scopi benefici e dimostrando un lodevole impegno nella lotta contro lo spreco.
Dopo la veglia del 2 agosto e la successiva messa del 3, eventi che hanno visto oltre un milione e mezzo di giovani pellegrini riunirsi a Tor Vergata, si sono sollevate polemiche online riguardo alle numerose lunch box lasciate sul terreno. Molti hanno interpretato questa situazione come un massiccio spreco di alimenti, data la presenza di panini sigillati, biscotti intatti e succhi di frutta non aperti. La percezione comune era che una quantità ingente di risorse fosse andata perduta.
La realtà, fortunatamente, si è rivelata differente. La quasi totalità degli alimenti e delle bevande contenute nelle lunch box non utilizzate è stata recuperata. Ogni pellegrino aveva ricevuto, con un costo di 35 euro che copriva anche assicurazione e kit giubilare, un pacchetto di pasti per la cena del sabato, la colazione e il pranzo della domenica. Queste box contenevano una varietà di prodotti: tre succhi di frutta all’albicocca, due scatolette (una di tonno e fagioli, l’altra di tonno e piselli), un pacco di bruschette al rosmarino, un pacchetto di biscotti al cioccolato, due cornetti confezionati, un panino con il salame e un sandwich al prosciutto e formaggio, oltre a una macedonia di frutta confezionata e un set di posate monouso.
Il cibo, ancora in perfette condizioni, è stato prontamente raccolto da decine di volontari e associazioni dedicate alla lotta contro la povertà alimentare, tra cui Caritas e Banco Alimentare, insieme ad altre realtà del Terzo Settore. I prodotti deperibili, come panini e sandwich, sono stati immediatamente distribuiti alle mense e all'emporio solidale di Ponte Casilino, per essere consumati prima della scadenza. Gli alimenti a lunga conservazione, inclusi biscotti, conserve e succhi, verranno distribuiti a partire da settembre. Parte di questi sarà destinata a pacchi alimentari per famiglie in difficoltà, mentre il resto sarà smistato nei vari empori solidali della rete diocesana.
Questa iniziativa ha garantito che le risorse alimentari non andassero sprecate, trasformando un potenziale problema in un'opportunità di sostegno per chi ne ha più bisogno. La gestione attenta e coordinata del cibo avanzato ha permesso di prevenire lo spreco alimentare, dimostrando come anche in grandi eventi sia possibile adottare pratiche sostenibili e responsabili.