Scandalo in Kenya: Turista Offre Birra a un Elefante, Indagini in Corso

Un comportamento sconsiderato è venuto alla luce in Kenya, dove un visitatore spagnolo ha scandalizzato l'opinione pubblica offrendo una bevanda alcolica a un elefante. L'episodio, inizialmente divulgato dal turista stesso attraverso i suoi canali social, ha generato una forte reazione e ha portato all'apertura di un'inchiesta approfondita. Questo avvenimento solleva interrogativi urgenti sulla condotta dei turisti nelle riserve naturali e sulla tutela degli animali selvatici.
Dettagli dell'Incidente e Reazioni
L'episodio increscioso si è verificato nella pittoresca riserva naturale di Ol Jogi, situata nella contea di Laikipia, in Kenya. Qui, un turista originario della Spagna ha condiviso con noncuranza il suo gesto di offrire una birra a un maestoso elefante, utilizzando la proboscide dell'animale come strumento. La sua stessa vanteria sui social media, attraverso la pubblicazione di filmati che lo ritraevano mentre beveva e poi somministrava la bevanda all'elefante, ha innescato un'ondata di indignazione globale. Le clip, successivamente cancellate a seguito delle numerose critiche, sono state tuttavia immortalate in fermi immagine che non lasciano spazio a dubbi sull'accaduto. La BBC, dopo un'attenta analisi, ha confermato l'autenticità dei filmati.
Le autorità keniote, in particolare il Servizio di Protezione della Fauna Selvatica e il Kenya Wildlife Service (KWS), hanno prontamente avviato indagini per identificare il responsabile di questo atto irresponsabile. Il personale della riserva ha rivelato che l'elefante coinvolto nell'incidente è Bupa, un maschio molto conosciuto e spesso fotografato dai visitatori, salvato in passato da un abbattimento di massa in Zimbabwe nel 1989 e poi accolto nella riserva all'età di otto anni. La riserva di Ol Jogi, che accoglie circa 500 elefanti, è riconosciuta per il suo impegno nella riabilitazione degli animali orfani e nel loro reinserimento in natura.
Questo non è l'unico incidente che ha coinvolto il turista in questione. Precedentemente, aveva diffuso un video che lo riprendeva nella riserva naturale di Ol Pejeta, mentre dava carote a un rinoceronte, violando le normative della riserva che vietano il contatto diretto con gli animali. Dylan Habil, un membro del personale di Ol Pejeta, ha sottolineato l'irregolarità di tale comportamento, evidenziando come questi animali non siano domestici e richiedano un approccio rispettoso e non invasivo.
L'incidente si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazioni riguardo al turismo irresponsabile. Solo una settimana prima, nel Maasai Mara, un gruppo di turisti aveva interrotto la migrazione annuale degli gnu, spingendoli verso acque infestate da coccodrilli e causando disagi significativi a uno degli spettacoli naturali più iconici del mondo.
Questi eventi reiterati sottolineano la necessità impellente di implementare sanzioni più severe, controlli più rigorosi e programmi di formazione più efficaci per i turisti. È fondamentale che si comprenda che gli animali selvatici non sono oggetti di intrattenimento né compagni di aperitivo, ma esseri viventi che meritano rispetto e protezione nel loro habitat naturale.