Il settore dell'energia solare sta vivendo un'era di rapida espansione, con proiezioni che indicano un nuovo anno storico per le installazioni globali. I dati più recenti rivelano un'accelerazione senza precedenti nella capacità fotovoltaica mondiale, consolidando il ruolo del solare come pilastro fondamentale nella transizione energetica. Questa crescita è un indicatore chiaro della crescente adozione delle energie rinnovabili e del loro impatto trasformativo sul panorama energetico mondiale.
La Cina si conferma come attore dominante in questo scenario, con una quota preponderante nelle nuove aggiunte di capacità. Tuttavia, l'espansione non è limitata al gigante asiatico; altre nazioni stanno compiendo passi significativi verso l'incremento delle proprie infrastrutture solari. Questo trend globale sottolinea l'urgenza e l'efficacia delle soluzioni fotovoltaiche nel soddisfare la crescente domanda energetica e nel mitigare le emissioni, spingendo verso un futuro più sostenibile.
Nel primo semestre del 2025, il panorama energetico globale ha assistito a una crescita straordinaria nel settore solare, con un incremento del 64% nelle nuove installazioni rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo balzo ha portato a un totale di 380 GW di capacità aggiuntiva, superando di gran lunga i 232 GW registrati l'anno precedente. Tale progresso evidenzia la notevole accelerazione nella diffusione delle tecnologie solari, che si affermano come la fonte di generazione elettrica in più rapida espansione a livello mondiale. Il raggiungimento della soglia dei 350 GW già a giugno 2025, rispetto a settembre 2024, sottolinea l'intensità di questa evoluzione, ponendo le basi per un anno senza precedenti nel campo dell'energia fotovoltaica.
Questo slancio riflette un impegno collettivo verso la sostenibilità e l'efficienza energetica. L'energia solare non è solo una scelta ecologica, ma anche economicamente vantaggiosa, con costi di installazione in continuo calo che la rendono accessibile a un numero crescente di paesi e settori. La sua natura modulare e la capacità di essere implementata su diverse scale, dal singolo edificio alle grandi centrali, contribuiscono alla sua versatilità e al suo rapido tasso di adozione. Questa crescita esponenziale è un segnale incoraggiante per il futuro energetico, indicando una chiara direzione verso un sistema più pulito e decentralizzato, capace di soddisfare le esigenze di una popolazione in crescita con un impatto ambientale ridotto.
La Cina ha cementato la sua posizione di leader incontrastato nell'installazione di impianti solari, con un raddoppio della capacità aggiunta nel primo semestre del 2025 rispetto all'anno precedente. Il paese ha contribuito per il 67% al totale globale, dimostrando un ritmo di crescita impressionante che va oltre le aspettative. Questa supremazia cinese è in parte attribuibile a politiche interne favorevoli e a una corsa agli investimenti per completare i progetti prima dell'introduzione di nuove normative. Nonostante le potenziali fluttuazioni, le previsioni indicano che la Cina continuerà a spingere il mercato solare verso nuovi record, consolidando il suo ruolo di forza motrice globale nella transizione energetica.
Al di fuori della Cina, si osserva un'espansione significativa, con un aumento complessivo del 15% delle installazioni nel primo semestre del 2025. L'India si distingue come secondo maggior contributore con 24 GW, mostrando un notevole aumento del 49% rispetto al 2024. Anche gli Stati Uniti hanno registrato una crescita del 4%, raggiungendo 21 GW, nonostante alcune sfide normative. Sebbene la Germania e il Brasile abbiano visto una lieve diminuzione, il resto del mondo ha complessivamente aggiunto 65 GW, un aumento del 22%. L'Africa, in particolare, sta emergendo come un mercato promettente, con un aumento del 60% nelle importazioni di pannelli solari dalla Cina, segnalando l'inizio di un boom nel continente. Questi dati collettivi sottolineano una tendenza globale irreversibile verso l'energia solare, evidenziando il suo impatto cruciale nel ridisegnare l'approvvigionamento energetico mondiale.
CONAI ha organizzato un importante incontro online per il 30 settembre 2025, dedicato al nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. L'evento, trasmesso in streaming, offrirà alle aziende una guida pratica e approfondimenti sulle implicazioni normative, con l'obiettivo di facilitare l'adeguamento alle nuove disposizioni e promuovere pratiche sostenibili nel settore.
Questo webinar rappresenta un'occasione cruciale per comprendere le future direttive che influenzeranno la produzione e la gestione degli imballaggi, delineando il percorso verso un'economia più circolare. La discussione sarà incentrata non solo sul testo normativo, ma anche sulle sue applicazioni pratiche e sugli scenari evolutivi a livello europeo, fornendo un quadro completo per gli operatori del settore.
Il prossimo 30 settembre 2025, CONAI terrà un webinar essenziale, dalle 11:00 alle 12:00, per analizzare il Regolamento (UE) 2025/40, inerente gli imballaggi e i loro scarti. L'iniziativa mira a sostenere le imprese nel loro percorso di adeguamento alle nuove normative, offrendo un vademecum dettagliato che guiderà le aziende attraverso le complessità legislative. Questo strumento pratico si concentrerà in particolare sulle misure preventive e sui principi di design ecocompatibile per gli imballaggi, evidenziando le aree chiave dove è richiesto un intervento immediato per rispettare le future disposizioni. L'evento sarà un'opportunità significativa per le realtà produttive di acquisire una comprensione approfondita delle modifiche imminenti e di pianificare le proprie strategie in conformità con i requisiti ambientali più stringenti.
Durante il webinar, si esploreranno in dettaglio i punti salienti del nuovo quadro normativo, offrendo una panoramica completa degli sviluppi attuali e futuri a livello europeo. Verrà data particolare attenzione alla legislazione secondaria e ai processi di standardizzazione tecnica, che sono fondamentali per l'implementazione pratica del regolamento. La partecipazione all'evento è completamente gratuita e avverrà in modalità streaming, rendendolo accessibile a un vasto pubblico di interessati e professionisti del settore. Per assicurare la propria presenza, è necessaria la registrazione anticipata tramite la piattaforma Eventbrite. Questo incontro si propone come un faro per le aziende che desiderano navigare con successo nel panorama in evoluzione della sostenibilità degli imballaggi, fornendo strumenti e conoscenze indispensabili per un futuro più verde.
Al centro del webinar promosso da CONAI vi sarà la presentazione del vademecum, un documento indispensabile ideato per supportare le aziende nell'allineamento alle normative europee sugli imballaggi. Questo manuale offre una disamina puntuale delle prescrizioni del Regolamento (UE) 2025/40, con un'enfasi specifica sulle strategie di prevenzione e sui criteri di progettazione eco-compatibili degli imballaggi. Attraverso un'analisi mirata, il vademecum identificherà le aree di intervento prioritarie, consentendo alle imprese di focalizzare gli sforzi di adeguamento normativo in modo efficiente e strategico. È uno strumento pensato per trasformare la complessità normativa in un percorso chiaro e gestibile, facilitando la transizione verso pratiche più sostenibili e responsabili.
Il webinar approfondirà il contenuto di questo vademecum, offrendo ai partecipanti una chiara visione delle implicazioni del nuovo regolamento e delle migliori pratiche per la sua attuazione. Saranno trattati gli sviluppi normativi più recenti e le discussioni in corso nelle istituzioni europee, inclusi gli aspetti della legislazione secondaria e i processi di standardizzazione tecnica che influenzeranno il settore. L'iniziativa di CONAI si presenta come un'opportunità unica per le imprese di accedere a informazioni cruciali e di interagire con esperti del settore, preparandosi proattivamente alle sfide e alle opportunità che il nuovo panorama normativo presenterà. La sessione, fruibile online, è un passaggio fondamentale per ogni azienda impegnata nella gestione degli imballaggi, che desidera operare in piena conformità e con una visione orientata al futuro.
La vicenda legata alla realizzazione dell'inceneritore a Santa Palomba, nell'area metropolitana di Roma, prosegue il suo percorso tra passi formali e contestazioni. Dopo la consegna dell'area al concessionario, il dibattito si concentra ora sulle procedure autorizzative e sulle richieste di maggiore trasparenza da parte delle associazioni locali, che evidenziano la necessità di un'analisi più approfondita delle alternative progettuali e di ubicazione, come previsto dalle normative vigenti.
In una data recente, Roma Capitale ha ufficialmente trasferito la gestione delle zone industriali di Santa Palomba alla società RenewRome Srl, concessionario incaricato della costruzione di un termovalorizzatore. Questa mossa strategica, concretizzatasi dal 2 settembre, segna l'inizio delle operazioni propedeutiche all'allestimento del cantiere e alla preparazione del sito. Tra queste, sono previste indagini archeologiche approfondite, ispezioni per l'eventuale rilevamento di ordigni bellici e la rimozione di strutture abusive preesistenti, il tutto in linea con il cronoprogramma stabilito.
Contemporaneamente a queste attività sul campo, il procedimento per l'ottenimento del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) continua a svolgersi. Questo iter autorizzativo è cruciale per garantire la piena legittimità e il proseguimento dei lavori per la realizzazione dell'impianto.
Tuttavia, la trasparenza di questo processo è stata messa in discussione da Rete Tutela Roma Sud. Il portavoce dell'organizzazione, Marco Alteri, ha espresso preoccupazione riguardo alla natura formale della consegna dell'area, sottolineando come essa rafforzi il legame contrattuale tra committente e concessionario. Alteri ha inoltre evidenziato che, nonostante le richieste di documentazione integrativa e di deroga avanzate da numerosi Comuni circostanti l'area del futuro impianto, non è stata ancora fornita alcuna risposta da parte della Struttura commissariale. Un aspetto particolarmente critico sollevato è la presunta mancanza di descrizione delle “ragionevoli alternative” alla soluzione adottata, un requisito imprescindibile secondo le direttive europee. Le disposizioni operative VIA della Regione Lazio (DGR 884/2022) rafforzano ulteriormente il legame tra la selezione della localizzazione e la qualità della valutazione istruttoria. La Rete ha ribadito che la giustificazione basata sull'ordinanza commissariale n. 8/2022, che ha fissato il sito di Santa Palomba, non può esimere dall'esame di opzioni alternative. La giurisprudenza e le prassi unionali sono inequivocabili nel ritenere che atti interni non possano bypassare l'analisi delle alternative nel processo VIA, pena la potenziale invalidazione dell'atto conclusivo.
A fronte di queste criticità, Rete Tutela Roma Sud ha chiesto la presentazione di uno studio integrativo che delinei un ventaglio di siti alternativi, come aree industriali o brownfield compatibili con i piani regolatori e i criteri urbanistici, definendo un perimetro di ricerca motivato da vincoli, accessibilità, infrastrutture energetiche/idriche e prossimità a recettori sensibili. È stato altresì richiesto un confronto multicriterio tra le alternative proposte, valutando l'impatto su parametri ambientali quali aria, suolo, acqua, rumore, traffico, paesaggio, salute, consumo di suolo e emissioni di CO₂, con indicatori chiari e pesi trasparenti, in conformità alle linee guida SNPA 28/2020. Dal punto di vista procedurale, è stata sollecitata la sospensione dei termini del procedimento RM/2025/6475 fino alla presentazione di questo studio integrativo, al fine di garantire che l'opzione ambientalmente più vantaggiosa venga integrata nel VIA/PAUR, accompagnata da condizioni coerenti e una motivazione adeguata. L'associazione si riserva il diritto di valutare l'improcedibilità del dossier in caso di mancato adempimento, citando la carenza dei contenuti minimi previsti dall'Allegato VII del Testo Unico Ambientale. Questa insistente richiesta evidenzia l'importanza cruciale di una valutazione ambientale rigorosa e trasparente, in piena aderenza con la normativa vigente, per assicurare la sostenibilità e la legittimità delle iniziative sul territorio.
La vicenda dell'inceneritore di Santa Palomba solleva importanti interrogativi sulla gestione dei rifiuti e sulla trasparenza delle decisioni amministrative. Come osservatori, è fondamentale che i processi di valutazione ambientale siano condotti con la massima integrità, garantendo che tutte le alternative vengano esaminate scrupolosamente e che le preoccupazioni della cittadinanza siano ascoltate e affrontate. Solo così si potrà costruire un futuro sostenibile, dove lo sviluppo non comprometta la salute e l'ambiente. È un chiaro promemoria che la partecipazione pubblica e un'analisi rigorosa sono i pilastri di una governance responsabile.